nuovo calore sulle tariffe

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Un articolo di giornale e gadget a sostegno del presidente eletto Donald Trump, alla Borsa di New York, 2 gennaio 2025. SETH WENIG / AP

CÈ la sorpresa dei primi giorni del 2025 sui mercati finanziari: un improvviso e marcato rialzo dei rendimenti dei titoli di Stato su tre dei principali mercati mondiali, quello americano, quello britannico e quello dell’Eurozona, che potrebbe complicare, nei prossimi mesi , il compito già arduo delle banche centrali e dei governi.

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Il rendimento dei titoli del Tesoro americani a dieci anni ha raggiunto mercoledì 8 gennaio il 4,7%, il livello più alto dall’ottobre 2023. Il suo equivalente francese, il tasso OAT a dieci anni, ha superato il 3,4%, al di sopra del picco raggiunto a luglio 2024. dopo lo scioglimento dell’Assemblea nazionale. Ma è stato sul mercato del debito britannico che le tensioni sono state maggiori: il rendimento dei titoli decennali ha raggiunto il picco del 4,82%, il livello più alto dal 2008, facendo rivivere il ricordo della tempesta obbligazionaria dell’ottobre 2022 innescata dagli annunci di tagli fiscali non finanziati da parte di Liz Truss. governo e che ha portato alle sue dimissioni.

Questi movimenti sono tanto più insoliti in quanto le principali banche centrali hanno aperto, nel 2024, un nuovo ciclo di abbassamento dei tassi di interesse di riferimento. “Stiamo assistendo ad un movimento globale derivante da un insieme di fattori che si accumulano”riassume Guillaume Rigeade, gestore obbligazionario di Carmignac.

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