L’Etiopia vuole aprirsi alla finanza globale

L’Etiopia vuole aprirsi alla finanza globale
L’Etiopia vuole aprirsi alla finanza globale
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Questo venerdì 10 gennaio segna il ritorno dell’Etiopia nella finanza globale. Infatti, riferisce Bloomberg, in questa data è stata aperta una borsa valori ad Addis Abeba. Una prima volta dal 1974, quando l’imperatore Haile Selassie fu rovesciato dall’esercito nazionale e il commercio di azioni fu abolito.

Nell’ambito della sua IPO, l’Ethiopian Investment Holdings, che controlla 40 società pubbliche, venderà azioni di Ethio Telecom per raccogliere fino a 30 miliardi di birr (229 milioni di euro). Il governo intende quotare fino a 50 aziende nei prossimi cinque anni, come parte della politica del primo ministro Abiy Ahmed di aprire l’economia fortemente controllata dallo stato a più aziende.

Il sito americano sottolinea che l’Etiopia è la più grande economia dell’Africa orientale e che il paese sta vivendo una forte crescita – in media dell’8% all’anno negli ultimi dieci anni.

Gli investitori e le banche private sono i benvenuti

Il Paese è appena uscito da un violento conflitto interno tra il governo federale e il Fronte di liberazione popolare del Tigray (TPLF), che ha causato la morte di circa 600.000 persone in due anni e si è concluso con un accordo di pace firmato nel 2022. Da allora, la violenza ha continuato a imperversare nel paese. Regioni di Amhara e Oromia, ma il governo spera di creare un ambiente favorevole per attirare gli investitori. Questi saranno “trattato favorevolmente”, secondo il

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