L'Autorità nazionale di regolamentazione dell'energia elettrica (ANRE) ha appena pubblicato il suo rapporto annuale 2023 in cui si evidenzia in particolare lo stato di avanzamento Marocco nel campo dielettricitàtra l'altro, in termini di diversificazione del fonti energetiche e di transizione energetica. Particolare attenzione è posta alla capacità installata ed alla produzione di energia elettrica per fonte, nonché il divario tra capacità installata in energie rinnovabili e il loro reale contributo miscela elettrica. Nel 2023, la capacità elettrica installata totale in Marocco ha raggiunto 11,42 GW, con un aumento di 363 MW rispetto al 2022. Questo aumento è dovuto in particolare all'entrata in servizio di nuovi grandi progetti eolici, come Aftissat 2 (200 MW) e Boujdour ( 318 MW).
Dall'adozione del strategia energetica nazionale nel 2009, la capacità installata era pari a Marocco ha registrato quindi una crescita dell'80,1%, con un notevole contributo delle energie rinnovabili. La quota di questi nel mix energetico ha raggiunto inoltre il 40,5% della capacità totale installata in esercizio a fine 2023. In testa c’èenergia eolica (17,7%), davanti aidraulico (11,4%), il solare (7,3%) e Stazioni di trasferimento di energia tramite pompaggio (PASSO: 4,1%). I combustibili fossili continuano tuttavia a rappresentare la principale fonte energetica in termini di capacità installata, con una quota del 36% centrali elettriche a carbone17,3% per gas naturale e 16,2% per olio combustibile e il gasolio.
Dal lato della produzione, il Marocco ha prodotto 42,38 TWh di energia elettrica, segnando un incremento del 2,3% rispetto all'anno precedente. IL combustibili fossili (78,3%) continuano a dominare, con una quota del 64% per il carbone, mentre energie rinnovabili contribuisce solo per il 21,7% alla produzione nazionale, trainata dall'eolico (15,4%), davanti al solare (5,1%), all'idraulica (0,8%) e agli STEP (0,4%: dalla centrale di Afourer con una potenza di 460 MW).
Secondo ilANREdal 2010 è emersa una tendenza al rialzo nella produzione totale del paese. Questa crescita è in gran parte alimentata da un significativo aumento della produzione da energie rinnovabili, principalmente solare ed eolica. Inoltre, la parte del produzione di energia da fonti rinnovabili è aumentata del 22,7% tra il 2022 e il 2023, anche se la produzione idroelettrica mostra un trend costantemente decrescente dal 2018.
Allo stesso tempo, i dati rivelano variabilità nella produzione di combustibili fossili come gas naturale, olio combustibile e diesel, con fluttuazioni osservate nel corso degli anni. Ad esempio, la produzione delle centrali elettriche a carbone è diminuita del 6,6% nel 2023, in un anno. Anche l'energia elettrica da olio combustibile e gasolio ha registrato un significativo calo pari al 58,6%. Inoltre, la produzione di elettricità da gas naturale ha registrato il livello più alto degli ultimi quattro anni, rappresentando il 10% della produzione nel 2023. Questo aumento è dovuto principalmente all’ingresso del Marocco nel mercato internazionale del gas naturale, con la firma del suo primo accordo di acquisto nel 2022. “Nel complesso, il Marocco sta rispondendo sempre più alla sua domanda di energiacon una transizione graduale verso risorse energetiche più sostenibili”, sottolinea il rapporto. Tuttavia, la produzione è lontana dal raggiungere la capacità installata delle energie rinnovabili: sebbene le energie rinnovabili rappresentino il 40,5% della capacità installata, contribuiscono solo al 21,7% della produzione effettiva. Questo divario potrebbe essere spiegato dall’intermittenza delle risorse naturali (sole, vento) e dalla siccità (idraulica) e dall’assenza di soluzioni di stoccaggio sufficienti per assorbire le eccedenze di produzione.
Inoltre, il rapporto sottolinea che la produzione delle principali fonti di energia rinnovabile ad alto potenziale di sviluppo, vale a dire l’energia eolica e quella solare, è intermittente e difficile da controllare. Garantire il corretto funzionamento dei sistemi elettrici che integrano una quota significativa di energie rinnovabili e mantenere l’equilibrio tra domanda e offerta costituiscono una vera sfida della transizione energetica, in particolare oltre una certa quota di energie rinnovabili nel mix elettrico.
Allo stesso modo, il raggiungimento degli obiettivi del Marocco, che mirano a raggiungere una capacità di produzione di elettricità da energie rinnovabili del 52% entro il 2030, richiede un aumento dell'uso di ulteriori fonti di flessibilità e una rivalutazione dell'efficienza dei sistemi elettrici. A questo proposito, una maggiore flessibilità sarà essenziale per adattare ulteriormente il sistema elettrico alla generazione variabile e distribuita di elettricità rinnovabile, evitando al contempo costosi ampliamenti della rete elettrica nazionale. In questo contesto, lo stoccaggio dell’energia sembra essere una tecnologia promettente per soddisfare il crescente bisogno di flessibilità generato dalla transizione energetica. A tal fine, ANRE ha preparato i termini di riferimento per uno studio su larga scala sulla remunerazione dello stoccaggio e della flessibilità. Questo studio si propone di fornire un’analisi approfondita del potenziale di stoccaggio energetico su larga scala in Marocco, tenendo conto degli obiettivi energetici nazionali, in particolare in termini di integrazione delle energie rinnovabili, progetti di interconnessione esistenti e quelli in fase di sviluppo, STEP, CSP (energia solare a concentrazione) e batterie. L’obiettivo principale è quello di fornire raccomandazioni specifiche per l’implementazione ottimale dello stoccaggio energetico al fine di sostenere la transizione energetica marocchina.
Si segnala infine che il fabbisogno netto di energia nel 2023 ha raggiunto i 43,95 TWh, registrando un incremento di circa il 3,8% rispetto all'anno 2022. Di tale fabbisogno circa il 96,3% è stato soddisfatto dalla produzione nazionale, la restante parte è stata coperta da scambi tramite le interconnessioni esistenti Spagna.