Se hai mai avuto il piacere di visitare l’Italia, avrai inevitabilmente incrociato decine di Ape Piaggio. E anche qui, da tanti anni, porta gioia ad amministrazioni e comunità. Il tipico piccolo veicolo utilitario a tre ruote, lanciato nel 1948, ha permesso a un’intera generazione di italiani di accedere alla mobilità motorizzata, e ha partecipato alla ricostruzione, sia fisica che economica, del Paese. Costruita inizialmente su una base dello scooter Vespa sulla quale veniva saldato un vassoio o scocca posteriore, l’Ape ha saputo adattarsi e sopravvivere nei decenni fino ai giorni nostri. Ma ora, messa alle strette da norme ambientali e di sicurezza sempre più drastiche, l’“ape” (“Ape” in italiano, in riferimento alla sua agilità e al caratteristico rumore del suo motore) viene cacciata dalle sue terre natali. L’ultimo esemplare europeo lasciò le catene di Pontedera, vicino Pisa. D’ora in poi lo scooter sarà costruito esclusivamente in India, dove sta riscuotendo anche un successo strepitoso, per il mercato locale e per l’Africa.
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