Zurigo (awp) – Lunedì mattina il mercato azionario svizzero si è mosso in avanti, andando controcorrente rispetto agli altri mercati europei raffreddati dalle turbolenze politiche in Francia. Con l’avvicinarsi della fine dell’anno, nei prossimi giorni gli investitori avranno principalmente dati macroeconomici da digerire.
I relatori “aspettano di sapere se il governo francese sarà censurato (e rovesciato) all’Assemblea nazionale, in occasione della presentazione della legge di finanziamento della Previdenza sociale”, ha indicato John Plassard. Secondo l’esperto della Mirabaud Banque, “questo nuovo episodio della vita politica francese potrebbe essere l’ultimo prima che le agenzie di rating sanzionino il paese”.
In Francia, il partito Raggruppamento Nazionale (RN) voterà per censurare il governo, in caso di ricorso questo lunedì all’articolo 49.3 sul bilancio della Previdenza Sociale, salvo “miracolo dell’ultimo minuto”, ha annunciato a RTL il suo presidente, Jordan Bardella.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, i piani del prossimo presidente Donald Trump “per accelerare la crescita economica potrebbero provocare una bolla speculativa sui mercati azionari”, ha avvertito in un commento l’analista di CMC Markets Jochen Stanzl. A riprova, la valutazione dell’indice S&P “è la terza più alta della storia moderna e le misure di sostegno alla crescita di Trump non sono ancora state approvate”, ha aggiunto.
In termini di dati economici, l’attività manifatturiera in Cina ha continuato la sua traiettoria ascendente nel mese di novembre, secondo la società S&P Global e il media economico cinese Caixin, confermando la ripresa indicata dagli ultimi dati ufficiali dopo diversi mesi di declino. In Francia, secondo l’indice PMI, la produzione manifatturiera ha accentuato il suo calo in novembre a causa di un calo significativo dei nuovi ordini.
Lunedì dovremo monitorare anche l’indice manifatturiero ISM negli Stati Uniti e martedì l’inflazione in Svizzera. Mercoledì seguiranno gli indici PMI della zona euro e degli Stati Uniti, giovedì il tasso di disoccupazione in Svizzera e venerdì quello d’oltre Atlantico.
Intorno alle 10:50, l’indice di punta SMI è salito dello 0,19% a 11.786,10 punti, dopo aver aperto in ribasso dello 0,33%. Lo SLI ha guadagnato lo 0,1% a 1.942,37 punti e lo SPI è salito dello 0,04% a 15.679,17 punti.
La metà dei titoli star sono in rosso, guidati ancora dal gruppo Sandoz (-3,0%) che ha accentuato le perdite, dal gruppo Swatch (-1,9%) e dal gruppo VAT (-1,8%). Lo specialista dei farmaci generici è stato abbassato a “neutro”, dopo “outperform”, da BNP Paribas che ha ridotto anche il prezzo obiettivo.
L’orologiaio di Bienne è stato gravato da un abbassamento della raccomandazione a “sottopeso”, rispetto a “neutrale” in precedenza, e dell’obiettivo di prezzo da parte di JPMorgan.
All’altra estremità della classifica si trovano ora Richemont (+1,1%), Holcim (+1,0%) e Sika (+0,9%). Il colosso dei materiali da costruzione ha annunciato domenica la vendita delle sue azioni del gruppo Lafarge Africa PLC, con sede in Nigeria, al produttore cinese di cemento Huaxin Cement. Anche Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo e ha confermato la raccomandazione al “sovrappeso”.
Nel mercato più ampio, Cicor (+1,7%) ha firmato un accordo per l’acquisizione del fornitore di servizi tedesco Profectus. Con questa acquisizione il gruppo sangallese intende svilupparsi sul mercato tedesco dell’elettronica, il più grande d’Europa.
Implenia (+1,7%) si è aggiudicata quattro nuovi contratti, tre in Germania e uno in Svizzera, per un valore complessivo di 160 milioni di franchi svizzeri.
Avolta (stabile) rafforza la sua presenza in Medio Oriente e si afferma in Arabia Saudita. L’operatore del commercio duty-free con sede a Basilea, attivo anche nel settore della ristorazione, si è aggiudicato un contratto per la gestione di dieci ristoranti e bar nei terminal 1 e 2 dell’aeroporto internazionale King Khalid di Riad.
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