L’installazione di pannelli solari sul tetto sta diventando sempre meno interessante poiché i prezzi di acquisto dell’elettricità stanno diminuendo. Il Gruppo E passerà quindi a un modello di remunerazione che oscilla in base ai prezzi di mercato.
L’importo varierà quindi ogni 3 mesi con la società energetica friburghese, attiva anche nei cantoni di Vaud e Neuchâtel.
Il Gruppo E è infatti allineato alla nuova legge sull’elettricità accettata lo scorso giugno dalla popolazione e che entrerà in vigore nel 2026. Le tariffe dovranno essere calcolate alla fine di ogni trimestre, in base ai prezzi di mercato.
I distributori svizzeri hanno tempo fino alla fine di dicembre 2025 per adattarsi, ma alcuni, come il Gruppo E, anticipano questo sviluppo.
Prezzo più basso in estate
Con questo nuovo sistema, il Gruppo E acquisterà l’elettricità solare prodotta dai privati ad un prezzo inferiore in estate – quando l’offerta supera la domanda – rispetto a quello in inverno. Seguendo i prezzi del mercato elettrico, venerdì l’azienda energetica friburghese ha assicurato di non realizzare profitti.
Attualmente il Gruppo E acquista il kilowattora a 14,45 centesimi. Dal 1° gennaio il prezzo scenderà senza dubbio sotto questi 14 centesimi. E il calo continuerà con l’avvicinarsi dell’estate.
Jacques Mauron, direttore generale del Gruppo E, riconosce che la riduzione dei prezzi sarà significativa, ma spiega che “il prezzo di recupero è oggi superiore al valore di mercato di questa energia”, il che si ripercuote su tutti i consumatori.
Meno interessante per i produttori
Il Groupe E garantirà tuttavia un prezzo minimo in estate – quando i prezzi sono bassi – per consentire ai proprietari di ammortizzare i propri impianti fotovoltaici. Questa tariffa minima sarà fissata dal Consiglio federale e potrebbe aggirarsi intorno ai 4,6 centesimi per kilowattora.
Jacques Mauron è consapevole che questo sistema “renderà meno interessante l’impianto fotovoltaico”, ma mira a rendere i pannelli redditizi su “un periodo più vicino a quello di vita degli impianti, su quindici, 20 anni, 25 anni”, piuttosto che tra pochi anni.
Resta il fatto che questo nuovo sistema di tariffa variabile è fortemente criticato dalla Società svizzera dell’energia solare. Teme una destabilizzazione del mercato mentre la Svizzera dovrà ancora aumentare significativamente la propria produzione di energia solare.
Sujet radio Mehdi Piccand
Web di adattamento: Caryl Bussy
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