Verso una multa da 12 miliardi di euro per Meta

Verso una multa da 12 miliardi di euro per Meta
Verso una multa da 12 miliardi di euro per Meta
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Secondo la Commissione, Meta non consente ai propri utenti di esercitare il diritto di acconsentire liberamente al tracciamento dei propri dati personali tra le sue diverse piattaforme, come Facebook e Instagram. In altre parole, per poter offrire pubblicità mirate, Meta richiede agli utenti di acconsentire alla raccolta dei propri dati personali, oppure di sottoscrivere un abbonamento a pagamento per evitare la pubblicità.

Il consenso degli utenti Meta in questione

Thierry Breton, commissario europeo per il digitale, ha denunciato questa pratica sulla piattaforma X (ex Twitter): “ Meta ha costretto milioni di utenti in tutta l’UE a fare una scelta binaria: pagare o acconsentire. Secondo i nostri risultati preliminari, si tratta di una violazione del Regolamento sui mercati digitali (DMA). » La DMA, in vigore da marzo, mira a questo dare agli utenti europei il controllo sui propri dati.

Da parte sua, Meta afferma che il suo modello di abbonamento è conforme al DMA. Un portavoce del gruppo ha dichiarato: “ Siamo ansiosi di continuare un dialogo costruttivo con la Commissione europea per portare a termine questa indagine. ” Tuttavia, la Commissione resta ferma nelle sue accusesostenendo che le pratiche di Meta conferiscono un vantaggio ingiusto rispetto ai suoi concorrenti.

Maggiore vigilanza sui giganti digitali

Questa accusa contro Meta non è isolata. La settimana precedente la Commissione europea lo aveva già fatto ha appuntato Apple per pratiche simili con il suo App Store, accusato di violazione delle regole europee sulla concorrenza. Queste azioni mostrano una chiara volontà da parte dell’UE di regolamentare le pratiche dei giganti digitali al fine di proteggere i consumatori e incoraggiare la nascita di nuove imprese.

La DMA non prende di mira solo Meta e Apple. Ciò vale anche per altre grandi aziende tecnologiche americane come Alphabet (Google), Amazon, Microsoft, nonché per la piattaforma di prenotazione alberghiera Booking e il social network TikTok, di proprietà della società cinese ByteDance. È stata inoltre aperta un’indagine contro Alphabet per potenziali violazioni del DMA.

Meta dispone ora di un termine per esercitare i propri diritti di difesa, accedere al fascicolo e rispondere per iscritto alle conclusioni preliminari. Se questi risultati saranno confermati, la Commissione potrebbe adottare una decisione finale di non conformità entro la fine di marzo 2025, che comporterebbe una sanzione significativa: fino al 10% del fatturato globale dell’azienda, ovvero più di 12 miliardi di euro.

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