Borsa di Zurigo: sotto i 12.000 punti nelle prime borse

Borsa di Zurigo: sotto i 12.000 punti nelle prime borse
Borsa di Zurigo: sotto i 12.000 punti nelle prime borse
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Zurigo (awp) – Martedì la borsa svizzera ha inciampato nelle prime borse, le preoccupazioni economiche e politiche sembravano prendere il sopravvento sull’ondata di fiducia del giorno prima. Il Vecchio Continente dovrà fornire anche un aggiornamento della situazione sull’evoluzione dell’inflazione nel mese di giugno.

“La direttrice della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, ha avvertito che la banca non ha prove sufficienti per riprendere il controllo sulla minaccia inflazionistica, suggerendo così che potrebbe ignorare una seconda riduzione dei tassi a luglio”, ricorda Ipek Ozkardeskaya, per Quota svizzera.

In serata i relatori potranno farsi un’idea più precisa della configurazione delle forze presenti al secondo turno delle elezioni legislative anticipate in Francia, scaduto il termine per i ritiri strategici.

“L’esito del primo round si è rivelato sicuramente più favorevole del previsto dal punto di vista degli investitori, ma si profila una paralisi politica che rischia di complicare l’attuazione delle riforme necessarie”, indica Raiffeisen in una mattinata di commento.

Le incertezze regionali hanno impedito ai mercati europei di trarre vantaggio dalla chiusura positiva di Wall Street lunedì sera.

Gli Stati Uniti devono ancora fornire informazioni sullo stato di salute del mercato del lavoro.

Alle 9:08 lo Swiss Market Index (SMI) ha perso lo 0,91% a 11.940,56 punti, scendendo sotto la soglia simbolica di 12.000 punti. Anche lo Swiss Leader Index (SLI) è sceso dello 0,91% a 1933,89 punti e lo Swiss Performance Index (SPI) è sceso dello 0,86% a 15.852,59 punti.

Kühne+Nagel (-1,0%) è stata l’unica felice eccezione tra i trenta valori costitutivi della SLI. Il logista di Schindellegi ha beneficiato di un aumento della raccomandazione della Barclays a “uguale peso”.

Il colosso dei materiali da costruzione Holcim (-2,2%) è il fanalino di coda, nonostante l’aumento del prezzo obiettivo da parte di Jefferies.

Il gestore del marchio di lusso Richemont (-1,0%) ha annunciato un cambio alla guida del gioiello del suo portafoglio, Cartier.

I pesi massimi difensivi sono caduti in ordine sparso, la nave di linea alimentare Nestlé ha già perso lo 0,4%, mentre i giganti farmaceutici Novartis (-1,0%) e Roche (-1,4%) hanno perso terreno in modo ancora più marcato.

Sul mercato più ampio, il costruttore e gestore di centri vacanze Orascom DH si è apprezzato del 5,3%, sulla scia della vendita di terreni in Egitto.

La Liechtensteinische Landesbank (-0,4%) ha acquisito per un importo non reso noto le attività austriache della Banca cantonale di Zurigo (ZKB, non quotata).

Lo specialista in soluzioni di comunicazione ospedaliera Ascom (non coperto) ha stretto una partnership a sud delle Alpi per l’implementazione della sua piattaforma Digistat.

jh/cocco

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