L’UE afferma che Meta viola le norme sui dati personali

L’UE afferma che Meta viola le norme sui dati personali
L’UE afferma che Meta viola le norme sui dati personali
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LA MATTINA

1 luglio 2024 alle 12:03

Meta è tenuta a richiedere il consenso dell’utente per poter combinare i dati provenienti dai suoi diversi servizi per finalità di profilazione pubblicitaria. Per conformarsi, il gruppo americano ha offerto agli utenti di farlo Facebook e Instagram un abbonamento a pagamento che ti permette di evitare di essere preso di mira dalla pubblicità. Se invece desiderano mantenere un servizio gratuito, dovranno accettare di fornire i propri dati.

“Meta ha costretto milioni di utenti in tutto il mondoUE fare una scelta binaria: pagare o acconsentire. Secondo i nostri risultati preliminari, si tratta di una violazione del regolamento sui mercati digitali (DMA), ha affermato il Commissario digitale Thierry BretoneSU

Meta afferma da parte sua che il suo modello di abbonamento “è conforme al DMA”. “Siamo ansiosi di continuare un dialogo costruttivo con Commissione europea per chiudere questa indagine”, ha dichiarato un portavoce del gruppo. La Commissione ritiene tuttavia che il modello Meta non rispetti il ​​regolamento comunitario, in particolare perché “non consente agli utenti di esercitare il diritto di esprimere liberamente il proprio consenso combinazione dei loro dati personali” tra le sue diverse piattaforme.

L’esecutivo europeo ha sottolineato, in un comunicato stampa, che il giganti della tecnologia, come Meta, sono stati in grado di “imporre termini di servizio alla loro vasta base di utenti che hanno permesso loro di raccogliere una quantità significativa di dati personali. Ciò ha dato loro potenziali vantaggi rispetto ai loro concorrenti”. Questa opinione, formulata in seguito all’apertura di un’indagine il 25 marzo, è la seconda accusa contro un gigante digitale nell’ambito della DMA.

IL Commissione europea aveva bloccato la settimana scorsa Melaincluso l’app store App Store violerebbe le regole europee sulla concorrenza. Meta può ora esercitare i propri diritti di difesa avendo accesso al fascicolo e rispondere per iscritto alle conclusioni preliminari. Se questi fossero confermati, la Commissione adotterà una decisione finale di non conformità entro la fine di marzo 2025.

Meta potrebbe quindi incorrere in una multa fino al 10% del suo fatturato globale che lo scorso anno ha raggiunto circa 125 miliardi di euro: una sanzione che potrebbe superare i 12 miliardi di euro se il gruppo Mark Zuckerberg non rispettava le norme dell’UE.

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