Gli orologi BA111OD, ovvero il modello di business in stile “Tupperware” divenuto parte del patrimonio orologiero di Neuchâtel

Gli orologi BA111OD, ovvero il modello di business in stile “Tupperware” divenuto parte del patrimonio orologiero di Neuchâtel
Gli orologi BA111OD, ovvero il modello di business in stile “Tupperware” divenuto parte del patrimonio orologiero di Neuchâtel
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Pubblicato il 26 novembre 2024 alle 08:00. / Modificato il 26 novembre 2024 alle 09:20.

  • Il marchio BA111OD nasce come piattaforma di sperimentazione digitale dedicata alla distribuzione di orologi. Cinque anni dopo figura nel programma dell’ufficio turistico di Neuchâtel.

  • Dal 2019, il modello di business si è evoluto continuamente. Ma la promessa commerciale è rimasta immutata: non addebitare al cliente finale margini inutili stando vicino ai fornitori.

  • Niente è stato calcolato, tutto è avvenuto con naturalezza, un passo dopo l’altro. E nulla sarebbe stato possibile se l’ideatore, Thomas Baillod, non fosse stato “un ragazzino” di La Chaux-de-Fonds.

“C’è una domanda che nessuno mi ha mai fatto: quando saprai di avercela fatta?” Thomas Baillod non si pone questa domanda solo lui stesso. Il creatore e direttore degli orologi BA111OD ha scritto la risposta poco a poco dal lancio della sua azienda nel 2019. Inizialmente, la produzione di orologi e lo sviluppo di un marchio non erano nemmeno l’argomento. Ma come nel meccanismo di un orologio, gli elementi si sono intrecciati e il modello di business si è adattato gradualmente. Passando gradualmente da un approccio “Tupperware”, centrato sulla propria comunità, alla creazione di un marchio completo, con discorso, collezione e rivenditori.

Tutto questo abbinato ad un ancoraggio regionale che interessa alla promozione turistica di Neuchâtel. Thomas Baillod sarà presto al centro di un tour della città sulle tracce del patrimonio orologiero. C’è da dire che l’imprenditore è un puro prodotto locale. Nascita e infanzia a La Chaux-de-Fonds. Figlio del giornalista Gil Baillod, che era il capo dellaImparziale e per decenni ha dedicato la sua penna all’industria dell’orologeria. Lui stesso di una delle «famiglie più antiche del cantone». Lo testimoniano diverse tracce, tra cui una vetrata della chiesa di Môtiers datata 1341. La storica Rossella Baldi fu incaricata di esplorare gli archivi ufficiali. Trovò un orologiaio Baillod con un contratto di apprendistato dal 1775.

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