Domenica i ginevrini dovrebbero accettare una riduzione delle imposte sul reddito. La maggioranza ammonta al 61,3%, dopo lo spoglio del 95% delle schede. Questa riduzione soddisfa una promessa legislativa del Consiglio di Stato. Il Cantone perderà 320 milioni di franchi di entrate.
La misura riguarda tutti i contribuenti, ma varia a seconda delle categorie di reddito imponibile. La classe media, quella che non riceve alcun aiuto statale, può aspettarsi un calo dell’11%. Per le persone più ricche la riduzione sarà solo del 5% circa.
Questo taglio fiscale è stato difeso dalla destra, che lo considera perfettamente sopportabile per lo Stato di Ginevra, che negli ultimi anni ha generato notevoli eccedenze di entrate. Secondo lei, la misura ripristinerà il potere d’acquisto della popolazione.
La sinistra, che si è opposta a questo progetto, ritiene che le perdite di entrate dello Stato non potranno essere compensate nel tempo e che il Cantone sarà costretto a tagliare spese e servizi. La partecipazione è stata del 43,8%.
ats/vbacio
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