“Questi dati contrastano con la produzione globale di plastica, che da parte sua è aumentata del 3,4% l’anno scorso, il che evidenzia che la quota dell’Europa è ulteriormente diminuita per raggiungere solo il 12% del mercato globale rispetto al 14% nel 2022”, ha sottolineato l’organizzazione un comunicato stampa. “Se ha mantenuto una bilancia commerciale positiva in valore, l’Europa è diventata anche per la prima volta importatrice netta di resine plastiche in volume nel 2022 e di prodotti finiti in plastica dal 2021”, aggiunge il testo.
Aumento delle importazioni
Tra il 2020 e il 2023 le esportazioni europee di resine plastiche sono diminuite del 25,4%. “Questo cambiamento minaccia la sostenibilità della catena europea del valore della plastica, che oggi impiega più di 1,5 milioni di persone in 51.700 aziende e ha realizzato più di 365 miliardi di euro di fatturato nell’UE nel 2023”, aggiunge Plastics Europe.
Principale motivo addotto per questo calo: “l’improvviso aumento delle importazioni” di resine molto più economiche in Europa, “da regioni dove gli standard ambientali sono meno severi” come l’Asia, e/o da paesi dove l’energia è molto più economica, come nel Stati Uniti.
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