Dall’elezione di Trump, bitcoin e criptovalute sono aumentati vertiginosamente. Distruggendo tutti i loro record storici. E intorno a me mi confronto con tre categorie di persone.
1. I primi credenti che si vantano, giustamente: la generazione Z, i millennial ma anche alcuni boomer, più rari.
2. Quelli che non mi hanno mai parlato di bitcoin ma che mi raccontano di averlo acquistato più o meno massicciamente prima del rialzo; Ho dei dubbi. Nei mercati li chiamiamo “back trader”, investitori che hanno visto tutto PRIMA ma ne parlano solo DOPO.
3. Dinosauri. Chi non ha visto nulla. Chi ha visto passare il treno, un treno diventato TGV. Ma che non rimpiangono nulla perché sono seguaci di “ Investo solo in ciò che capisco “. Come me. Ciò che mi tira su è che sono in buona compagnia: Warren Buffett, il manager più talentuoso degli ultimi sessant’anni, ripete regolarmente che non toccherà mai bitcoin; ha persino paragonato le criptovalute “veleno per topi”…
Come investire nelle migliori criptovalute
Qualunque opinione si possa avere su bitcoin e sui suoi cugini, non possiamo ignorare l’andamento di questo “asset” finanziario. Una prestazione spettacolare. In un solo anno è passato da 35.000 a 90.000 dollari, più o meno qualche migliaio di dollari. La capitalizzazione complessiva delle criptovalute resta comunque modesta. È equivalente a quello di una Apple o di una Nvidia. Trump prevede di eliminare parte dei vincoli normativi e di integrarli nelle riserve nazionali
Bitcoin, definito l’oro delle nuove generazioni, cambierà status con Donald Trump. Vuole farne una valuta a sé stante. E per fare questo, prevede di eliminare gran parte dei vincoli normativi e di integrarli nelle riserve nazionali. Quando fu El Salvador a decidere di acquistare bitcoin per le sue riserve e di adottarlo come valuta ufficiale, era ancora aneddotico, persino folcloristico. Oggi tocca agli Stati Uniti…
Un’altra dimensione. E una conferma, sorprendente ma reale, da parte della prima potenza economica e finanziaria mondiale. Gli “specialisti” che sognavano un target di 100.000 dollari per bitcoin non fanno più nemmeno previsioni. Per loro, il potenziale di questa moneta virtuale è illimitato poiché la sua produzione, il “mining”, è progressivamente limitata.
Bitcoin: possiamo ancora credere nella leadership francese?
Una domanda essenziale sorge spontanea per chi non ha bitcoin nella propria asset allocation: conviene acquistarli adesso o è troppo tardi? Darò la stessa risposta che per l’oro. L’oro è un ansiolitico finanziario: se possederlo ti rassicura, non esitare a investire in esso dal 2 al 3% del tuo patrimonio. Bitcoin è un Viagra finanziario: se ti dà energia o ti eccita di averlo, non esitare. Ma limita il rischio. Anche se Trump darà al bitcoin il titolo ufficiale di asset finanziario, rimane un asset speculativo estremamente volatile. Quanto a me, continuerò a ruminare, come la mucca che guarda passare i treni.
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