Nel primo semestre PrimeEnergy Cleantech ha perso 50 milioni di franchi

Nel primo semestre PrimeEnergy Cleantech ha perso 50 milioni di franchi
Nel primo semestre PrimeEnergy Cleantech ha perso 50 milioni di franchi
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Pubblicato il 14 novembre 2024 alle 18:52 / Modificato il 14 novembre 2024 alle 23:19

  • Importanti rettifiche di valore – pari a 69 milioni – spiegano la perdita semestrale di 50 milioni.

  • La situazione riflessa in questi conti semestrali corrisponde al peggiore scenario possibile, ad esempio se PrimeEnergy Cleantech non avesse alcun rimborso del credito e le sue filiali perdessero valore.

  • Sono in corso le azioni volte ad accertare i risultati delle controllate ed ottenere il rimborso dei crediti concessi al principale azionista

Se c’erano ancora dei dubbi, questa volta è certo: a PrimeEnergy Cleantech (PEC) non resta altra scelta che dichiarare fallimento. L’azienda attiva nel fotovoltaico, che si ritiene gravata dai prestiti concessi al suo azionista di maggioranza, aveva già messo in guardia i suoi creditori il 18 ottobre e il 6 novembre. Questa volta è il suo revisore dei conti, PwC, a praticamente ordinarglielo, dopo la pubblicazione dei risultati semestrali mercoledì sera. Questi ultimi presentano una perdita di 50 milioni di franchi e una situazione di sovraindebitamento, che riflette lo scenario peggiore immaginabile in questa fase. I creditori possono recuperare solo una percentuale limitata dei loro beni. Inoltre, abbiamo appreso che una quindicina di obbligazionisti hanno presentato denuncia a Ginevra il 13 novembre Tempo.

“Un risanamento dell’azienda non è possibile e non è previsto”, annuncia PwC, il revisore dei conti di PrimeEnergy Cleantech (PEC), in questo rapporto intermedio. Al centro della questione, i prestiti degli azionisti sono questa volta scomparsi dal bilancio della società originaria di Basilea, ma gestita da Ginevra.

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