Il produttore tedesco di attrezzature sportive Adidas sta indagando su un vasto caso di presunta corruzione in Cina, valutato diversi “milioni di euro” da parte di dipendenti locali del gruppo, ha riferito domenica il “Financial Times” (FT). Secondo il quotidiano economico, una lettera scritta presumibilmente da “dipendenti dell’Adidas Cina” accusa per nome diversi dipendenti cinesi, tra cui un dirigente del dipartimento budget marketing dell’azienda.
Il documento, diffuso questo mese in Cina sul social network Xiaohongshu, l’equivalente di Instagram, fissa questo budget a 250 milioni di euro all’anno. Domenica la lettera non è più visibile sulla piattaforma, ma una presunta copia, di cui l’AFP non è stata in grado di verificare l’autenticità, viene utilizzata su diversi account.
Citato dal FT, il documento accusa il personale dell’Adidas di aver ricevuto tangenti da fornitori di servizi incaricati dal gruppo tedesco. Un manager di Adidas China è accusato di aver ricevuto “milioni in contanti da fornitori, nonché proprietà, compresi immobili”.
Secondo il Financial Times, Adidas ha ricevuto una lettera il 7 giugno in cui si avvertiva il marchio a tre strisce di “potenziali violazioni” in Cina. Non è stato possibile raggiungere immediatamente il gruppo per un commento.
Adidas, che ha fatto il suo debutto in Cina nel 1997, secondo la stampa locale un tempo contava più di 10.000 negozi. Ma negli ultimi anni il gruppo ha dovuto far fronte all’ascesa di marchi locali tra cui Anta e Li Ning. Ciononostante, le vendite di Adidas nel paese sono aumentate nel primo trimestre di quasi l’8% su base annua, secondo i risultati pubblicati ad aprile.
