Un fondo comune non rimborsa mai il 100% delle cure, ecco come verificare la tua

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Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, un rimborso del 100% indicato dalla mutua non significa necessariamente che il membro non debba pagare nulla…

Quando la colonna rimborsi della vostra assicurazione sanitaria complementare indica una copertura del 100% davanti a una prestazione medica, potreste pensare che non dovrete pagare nulla, ma in molti casi questo è falso. Per capirne il motivo, sappi che il rimborso può essere espresso in euro, ma anche in FR (Spese Effettive), in BR (Base di Rimborso) o in PMSS (Tetto Mensile di Previdenza Sociale).

Quando il rimborso è espresso in costi effettivi, ciò significa che la mutua copre tutte le spese sostenute per le cure, meno il rimborso da parte dell’assicurazione sanitaria. Con il rimborso al 100% dei costi effettivi, l’assicurato non deve effettivamente pagare nulla, ad eccezione di un contributo forfettario di 2 euro imposto su molti trattamenti. Questo pacchetto non è mai coperto dalla previdenza sociale e molto raramente da mutue, compagnie di assicurazione e istituti di previdenza che offrono prestazioni sanitarie complementari.

Tuttavia, il rimborso sui costi effettivi è raro, è più spesso espresso nella Base di Rimborso (BR) stabilita dalla previdenza sociale che varia a seconda della procedura medica e dello specialista consultato, oppure può essere basato sul Tetto Mensile della Previdenza Sociale (PMSS) ) che viene ridefinito ogni anno.

Per un consulto con un medico di medicina generale di settore 1 è sufficiente una copertura del 100%. Per questo atto la previdenza sociale ha stabilito un BR a 26,50 euro e un tasso di rimborso del 70%. Rimborsa quindi 16,55 euro (detratto il contributo forfettario non rimborsabile di 2 euro). La mutua rimborsa il restante 30%, ovvero 7,95 euro visto il suo impegno a rimborsare il 100% delle BR. A parte il contributo fisso di 2 euro, il socio non deve quindi pagare nulla di tasca propria.

Per un medico di base di 2° settore con tariffa gratuita la base di rimborso è di soli 23 euro. Con un tasso di rimborso del 70%, l’assicurazione sanitaria rimborsa 14,10 euro, la mutua 6,90 euro per il restante 30%, ovvero un rimborso totale di 21 euro. Il resto che il membro dovrà pagare per una consulenza a 50 euro, ad esempio, sarà di 29 euro.

Per le lenti a contatto, il cui rimborso è spesso espresso in percentuale del PMSS, se la mutua rimborsa il 10% del PMSS (che è di 3.864 euro nel 2024), all’aderente verranno rimborsati 386,40 euro tramite il supplemento. Questo può essere sufficiente oppure no. L’assicurazione sanitaria rimborsa infatti meno di 10 euro e non è raro che il prezzo delle lenti a contatto per un anno superi i 500 euro.

Al momento della sottoscrizione di un’assicurazione complementare è quindi consigliabile munirsi di esempi di rimborso. Inoltre, il sito Ameli permette di consultare le basi di rimborso delle cure e il loro tasso di copertura. Infine, è importante non confondere i rimborsi al 100% in FR, BR o PMSS con l’offerta Salute al 100%, lanciata nel 2021. Quest’ultima consente la copertura totale di un paniere di cure definito, senza alcun resto a carico dell’assicurato, ma solo per alcune apparecchiature ottiche, apparecchi acustici e protesi dentarie.

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