Bitcoin, che ha continuato a salire dall’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti con la prospettiva di un allentamento normativo delle criptovalute, domenica ha superato gli 80.000 dollari per la prima volta nella sua storia.
La prima valuta digitale per capitalizzazione ha superato questa soglia intorno a mezzogiorno, toccando un massimo di 80.116 dollari, per poi crollare leggermente. Giovedì ha raggiunto la soglia dei 75.000 dollari, superando il record dello scorso marzo, che era pari a 73.797,98 dollari.
Bitcoin viene quotato continuamente, anche la domenica. Dopo i risultati delle elezioni presidenziali americane, il suo prezzo è salito all’unisono con il dollaro.
Donald Trump si è infatti impegnato durante la sua campagna elettorale a fare degli Stati Uniti “la capitale mondiale del bitcoin e delle criptovalute”.
L’ascesa delle criptovalute, oltre Bitcoin
Anche i memecoin, valute digitali parodistiche altamente volatili, stanno sperimentando una spinta, come il dogecoin promosso dal miliardario Elon Musk, fervente sostenitore di Donald Trump.
Presentandosi come il paladino delle criptovalute, Donald Trump ha preso la posizione opposta al governo Biden, considerato favorevole a una regolamentazione severa di un settore controverso, che in gran parte sfugge al controllo delle istituzioni.
ats/miro
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