La Cina adotta la legge sull’energia per “promuovere la neutralità del carbonio”

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Pechino si è impegnata a contenere le emissioni di anidride carbonica al livello massimo entro la fine del decennio e a portarle a zero entro il 2060.

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Pubblicato il 09/11/2024 18:50

Aggiornato il 09/11/2024 18:55

Tempo di lettura: 1 minuto

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Un parco eolico a Huai'an, provincia di Jiangsu, Cina, 6 novembre 2024. (CFOTO/NURPHOTO/AFP)

Mentre i paesi di tutto il mondo si incontrano la prossima settimana per la COP29 a Baku (Azerbaigian), la Cina ha adottato venerdì 8 novembre una nuova legge sull’energia con l’obiettivo di “promuovere (…) la neutralità del carbonio”hanno riferito i media statali. La legislazione contiene sezioni sulla pianificazione, sviluppo e utilizzo dell'energia, ha affermato l'agenzia di stampa statale Xinhua, senza fornire ulteriori dettagli.

La Cina è il più grande emettitore mondiale di gas serra che, secondo gli scienziati, causano il riscaldamento globale. Ma è anche un leader globale nel campo dell’energia pulita, con una capacità eolica e solare quasi doppia rispetto a quella di tutti gli altri paesi messi insieme.

Il Paese si è impegnato a mantenere le emissioni di anidride carbonica al livello massimo entro la fine del decennio e a portarle a zero entro il 2060.

Copernicus, l’osservatorio sul clima dell’Unione Europea, ha affermato questa settimana che il 2024 sarà quasi certamente l’anno più caldo mai registrato, con un riscaldamento di oltre 1,5°C superiore alla media preindustriale. Con l’accordo sul clima di Parigi, adottato nel 2015, i paesi si sono impegnati a mantenere la temperatura media del pianeta non più di 2°C al di sopra dei livelli preindustriali, o addirittura 1,5°C.

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