Toilette neutrali rispetto al genere nei bistrot vodesi: la riforma fallisce

Toilette neutrali rispetto al genere nei bistrot vodesi: la riforma fallisce
Toilette neutrali rispetto al genere nei bistrot vodesi: la riforma fallisce
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I servizi igienici esclusivamente misti negli esercizi pubblici vodesi non sono più per domani. Dopo diversi mesi di dibattiti e due consultazioni, il Consiglio di Stato ha deciso di mantenere l’obbligo di servizi igienici separati per uomini e donne nei bar, ristoranti e discoteche. Questo status quo segna la fine del progetto avviato da Vassilis Venizelos, ora consigliere di Stato, che sperava di spostare le file con bagni universali.

Inizialmente, l’idea mirava a eliminare dal regolamento l’obbligo per gli esercizi che accolgono più di 20 persone di offrire servizi igienici separati per ogni sesso. L’obiettivo? Semplifica la vita dei clienti ed evita le code alle donne. L’eletto verde ha sottolineato anche i benefici per le persone trans e per i genitori che accompagnano un figlio del sesso opposto. Ma il concetto non riesce a convincere: il Consiglio di Stato parla di mancanza di consenso.

In alcuni bar di Losanna si possono già trovare servizi igienici misti. È il caso di Kerri, che continua però ad offrire servizi igienici separati per le donne, ma non per gli uomini. Al ristorante Doki Doki, i servizi igienici a disposizione sono quelli della piscina Mon-Repos, che sono stati misti dalla sua ristrutturazione lo scorso settembre. Potrebbe quindi sorgere la questione di un passo indietro.

Anche altrove in Svizzera la questione è di attualità. Il Cantone di Lucerna, ad esempio, ha autorizzato l’installazione di servizi igienici universali nei ristoranti, mentre nelle università e nei musei la pratica sta diventando quasi consueta.

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