Tasse: verso la fine delle disuguaglianze di coppia? Buone notizie per il coniuge meno abbiente

Tasse: verso la fine delle disuguaglianze di coppia? Buone notizie per il coniuge meno abbiente
Tasse: verso la fine delle disuguaglianze di coppia? Buone notizie per il coniuge meno abbiente
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La ritenuta alla fonte dovrebbe essere modificata nel 2025. L'obiettivo dichiarato è tenere conto del reddito di tutti. La tariffa imposta sarà individualizzata.

La ritenuta alla fonte, in vigore da gennaio 2019, ha visto le sue norme fiscali modificate dalla legge finanziaria 2024, che presto si evolverà per distribuire più equamente il carico fiscale tra le coppie sposate o conviventi. Oggi alle coppie sposate o conviventi soggette a tassazione congiunta viene applicata automaticamente un'aliquota di ritenuta alla fonte congiunta. La tariffa è quindi identica per entrambi i membri della coppia.

Dal 1 settembre 2025

Secondo Capitaletale prelievo viene calcolato sulla base dell'importo totale dell'ultimo reddito dichiarato dalla coppia. Quindi, viene raccolto ogni mese. Dipendente o pensionato, questa imposta viene riscossa direttamente dal datore di lavoro o dal fondo pensione. La tariffa personalizzata verrà ora applicata per impostazione predefinita. La modifica entra in vigore dal 1° settembre 2025 e si applica ai redditi propri percepiti dalle coppie interessate sulla base delle aliquote calcolate sui redditi propri dichiarati per l'anno 2024.

Una tariffa individualizzata

Quest'ultimo sarà individualizzato per tenere meglio conto delle disuguaglianze salariali di ciascuna persona. L'applicazione di un'aliquota comune all'interno della coppia per tutti i redditi è quindi sempre possibile, ma diventa facoltativa. Il meccanismo precedente è infatti estremamente favorevole al coniuge più ricco, a scapito del coniuge meno abbiente, spesso donne, il che penalizza l'occupazione femminile.

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