Il viaggio da sogno di Geneviève Plouffe e del suo compagno a Panama si è trasformato in un vero e proprio incubo quando la coppia è stata attaccata da un gruppo armato nel cuore della notte.
Avvertenza: le immagini condivise in questo rapporto potrebbero essere scioccanti per alcuni lettori.
In una testimonianza inquietante, Geneviève racconta che lei e il suo compagno Martin volevano scoprire il paese a bordo del loro autobus passeggeri trasformato in alloggio. Ma il 28 ottobre tutto è cambiato.
I due residenti di Gatineau erano seduti davanti alla televisione nella loro roulotte quando un gruppo di individui armati è arrivato sul posto per prendere d’assalto l’autobus e picchiarli.
Geneviève ricorda che le persone si presentarono come agenti di polizia e chiesero a Martin di aprire la porta. Martin non credette a questa storia e rifiutò.
“All’improvviso hanno iniziato ad essere aggressivi e a sparare”, racconta Geneviève, molto emozionata, ricordando questi ricordi dolorosi.
«Quando sono risalite sull’autobus, hanno preso Martin, lo hanno portato fuori e hanno iniziato a picchiarlo», aggiunge Geneviève, evitando qualche singhiozzo.
Successivamente, il viaggiatore afferma che i criminali l’hanno trovata nella stanza dell’autobus, nascosta sotto il letto.
Feriti, i coniugi si sono visti rubare diversi beni, mentre si trovavano in una zona non considerata particolarmente a rischio dal governo canadese.
Le autorità canadesi, pur chiedendo l’adozione delle normali misure di sicurezza a Panama, precisano che esistono zone ad alto tasso di criminalità in cui occorre prestare molta attenzione.
Geneviève sostiene che non si trovava in una zona a rischio quando è stata aggredita.
“È un luogo dove vengono rimesse le barche, dove si trova il Canale di Panama. È molto turistico”, ha ribadito.
In un’intervista a Noovo Info, professore di turismo e sviluppo sostenibile all’UQAM, Alain Adrien Grenier spiega che quando ci allontaniamo dal quadro offerto dalle industrie del turismo, “aumentiamo il rischio che affrontiamo”.
Da parte sua, Global Affairs Canada afferma di essere a conoscenza della situazione. “I funzionari consolari canadesi a Panama sono in contatto con le autorità locali e forniscono assistenza consolare”, si legge in una dichiarazione scritta.
Geneviève deplora tuttavia di non aver ricevuto alcuna chiamata o e-mail dalle autorità canadesi.
Nel frattempo è stata lanciata una campagna di crowdfunding GoFundMe per aiutare la coppia a pagare le spese mediche, di alloggio e di trasporto, per non parlare del costo di riparazione dell’autobus.
Credere di essere stato vittima di un “big sfortuna», Geneviève non vuole scoraggiare i turisti dal viaggiare.
Guardate il resoconto di Marie-Pier Boucher nel video.