Tutti i sindacati della SNCF chiedono uno sciopero di una giornata il 21 novembre per protestare contro lo smantellamento del trasporto merci e la “privatizzazione delle attività TER”

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I sindacati spiegano che questa giornata di sciopero è “un ultimatum” prima di “un movimento di sciopero più lungo e più forte a dicembre” se il governo e la SNCF non rispondono alle loro richieste.

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Pubblicato il 05/11/2024 17:50

Aggiornato il 05/11/2024 17:53

Tempo di lettura: 1 minuto

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Una manifestazione organizzata dalla CGT, il 1 ottobre 2024 a Parigi. (FIORA GARENZI/HANS LUCAS/AFP)

Tutti i sindacati della SNCF hanno indetto martedì 5 novembre uno sciopero di 24 ore per giovedì 21 novembre, dopo un incontro con la direzione del gruppo ferroviario per discutere dello smantellamento di Fret SNCF e dell'apertura alla concorrenza. In un comunicato stampa intitolato “È giunta l'ora del conflitto alla SNCF”, i CGT-Cheminots, Unsa-Ferroviaire, Sud-Rail e i CFDT-Cheminots avvertono che questa giornata di sciopero è “un ultimatum” avant “un movimento di sciopero più lungo e più forte a dicembre” se il governo e la SNCF non rispondono alle loro richieste.

I sindacati chiedono a “fermare il processo di discontinuità di SNCF FRET e ottenere una moratoria” ma anche a “Arrestare il processo Filiali TER, Transilien e Intercités” così come a “Legge di programmazione pluriennale per la modernità del sistema ferroviario”.

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