Se La France Insoumise (LFI) non ha ottenuto Matignon, con grande felicità dei proprietari, le sue proposte non li soddisfano. Al contrario. A farli infuriare è stato innanzitutto il divieto di sfrattare gli inquilini mal pagati, chiesto dalla LFI in occasione delle elezioni legislative anticipate. Perché era subordinato all'obbligo di ricollocarli. Abbastanza da far temere ai proprietari un’esplosione degli affitti volontariamente non pagati. Questa aberrazione alla fine non vide la luce perché la LFI non vinse la battaglia per Matignon.
La prossima proposta? Inasprire la tassazione sulle seconde case. I deputati dell'Insoumis sono riusciti a far approvare un emendamento al bilancio 2025, che consente a tutti i comuni di aumentare la tassa sulla casa sulle seconde case. Dato che questa votazione si è svolta in commissione e non in emiciclo, non ha conseguenze immediate. E forse non ce ne saranno se il governo farà scattare il 49.3.
E l'ultimo? Delizierà gli inquilini e tanto meno i proprietari. Si tratta anche di generalizzare in tutta la Francia un sistema validato, con riluttanza e in via sperimentale, da Emmanuel Macron nel 2018: il controllo degli affitti. Attualmente è consentito solo nelle città che lo richiedono e previa convalida da parte del governo, come previsto dalla legge del 23 novembre 2018.
“Più proprietari non rispettano la legge”
«Il problema è che ci sono comuni che non sono proattiviribatte François Piquemal, deputato della LFI per l'Alta Garonna. Vediamo che ci sono un certo numero di multiproprietari che non rispettano la legge.» La sua fattura comprende anche «congelamento dell’indice di riferimento degli affitti allo 0% che consente ai proprietari di aumentare gli affitti al tasso di inflazione» e «un aumento dell’aliquota fiscale sulle plusvalenze fondiarie»regolamentare i prezzi dei terreni.
Contattato da Le Figaroil ministro dell’Edilizia mette in guardia dalle generalizzazioni”pericoloso». «Adesso è il momento della produzione immobiliare. Tuttavia, il controllo degli affitti è una misura che può scoraggiare gli investitori. Senza valutazione è pericoloso generalizzare», reagisce Valérie Létard che precisa che un “valutazione (controllo dell'affitto) sarà lanciato il prossimo anno“. I suoi risultati saranno noti nel 2026.
In conformità con il programma difeso dal Nuovo Fronte Popolare durante le elezioni legislative, il deputato della LFI difende “l’istituzione di una garanzia universale dell’affitto» versare «proteggere i piccoli proprietari e inquilini quando hanno difficoltà a pagare» ed evitare che i proprietari chiedano “garanzie private o documenti pazzeschi“. Attualmente esiste un'assicurazione denominata “garanzia d'affitto non pagato”, stipulata dal locatore e che richiede che l'inquilino dimostri un reddito stabile e sufficiente. Per i precari, la garanzia Visale, recentemente estesa ai lavoratori stagionali, permette di chiedere ad Action Logement di farsi garante.
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