Con più di 2 miliardi di euro in meno, l'utile netto di TotalEnergies è crollato alla fine del 2024. In un momento in cui lo Stato sperava di tassare una parte di questi utili, la notizia annunciata giovedì arriva in un momento piuttosto brutto.
Pubblicato il 01/11/2024 09:34
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Il gruppo francese di petrolio e gas ha presentato giovedì 31 ottobre i risultati del terzo trimestre 2024: gli utili sono in forte calo, con quasi 2 miliardi di euro in meno rispetto alla primavera.
I prezzi del petrolio sono diminuiti notevolmente, lo stesso per il gas. Stiamo tornando a una forma di normalità dei prezzi, perché dopo la crisi del Covid e la guerra in Ucraina l’intero mercato mondiale è stato riorganizzato. Ad esempio, adesso la Russia vende il petrolio agli indiani e ai cinesi, il gas americano arriva in Europa e di fatto non ci sono più le tensioni che abbiamo vissuto sulle forniture energetiche. Tuttavia, sono state proprio queste tensioni a causare l’impennata dei prezzi.
Con il calo dei prezzi del barile, TotalEnergies vede ridursi i suoi margini di raffinazione. E basta poco perché l'utile netto diminuisca: -65% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Ciò probabilmente significa la fine dei superprofitti per Totalenergie. Dobbiamo vedere come si evolveranno i prezzi in base al risultato delle elezioni presidenziali americane, perché ciò promette di avere conseguenze sull'evoluzione della situazione in Medio Oriente e in Ucraina. Ma se la fine dell’anno dovesse mantenere lo stesso andamento di questo 3° trimestre, TotalEnergies dovrebbe realizzare profitti intorno ai 10-12 miliardi di euro alla fine del 2024. Questo è più o meno quello che faceva il colosso petrolifero prima del Covid, tra il 2014 e il 2024. 2020. Lontano dai quasi 20 miliardi di euro di profitti realizzati negli ultimi anni, che erano davvero eccezionali.
Questa riduzione arriva in un momento in cui i parlamentari vogliono imporre una sovrattassa alle grandi aziende che realizzano grandi profitti. Certo, TotalEnergies continua a realizzare profitti: 9 miliardi di euro registrati da gennaio, ma la maggior parte dei suoi profitti li realizza all'estero. In Francia, l'80% dell'attività di TotalEnergies riguarda la raffinazione, che è proprio quella che le frutta meno, o addirittura le costa, perché la raffinazione è in forte calo.
Infatti, se il calo del prezzo del petrolio è una buona notizia per i consumatori e gli automobilisti, si prospetta una cattiva notizia per i contribuenti. E i politici che sperano di guadagnare milioni di euro tassando il gigante petrolifero potrebbero rimanere delusi.