Il logo della Spie vicino a Nantes
Giovedì Spie ha rivisto al rialzo le previsioni relative al margine di utile operativo annuale, ma è scesa in borsa, con la crescita organica e produttiva del gruppo francese che ha notevolmente deluso le aspettative degli analisti.
La società specializzata in ingegneria, energia e comunicazioni ha registrato nei primi nove mesi dell’anno un aumento della produzione del 13,1%, a 7,13 milioni di euro, inclusa una crescita organica del +1,7%, ben al di sotto delle aspettative di JPMorgan di una crescita del 3,9%.
“I risultati organici di oggi sono chiaramente deludenti e l’attenzione sarà probabilmente puntata sulla dinamica in Francia, dove il management annuncia un rallentamento delle attività relative alla fibra ottica”, affermano in una nota gli analisti di JPMorgan.
Gli analisti di Stifel sottolineano inoltre che l’aumento della produzione resta al di sotto del consenso e delle stime dei broker, soprattutto a causa della scarsa performance in Francia e in Europa centrale.
Alla Borsa di Parigi, intorno alle 09:35 GMT, il titolo è crollato del 5,9% a 32,72 euro, contro una perdita dello 0,96% per l’indice SBF 120.
Spie ha tuttavia alzato il suo obiettivo di margine Ebita annuale ad “almeno il 7,1%” della produzione” contro una precedente previsione di “almeno il 7%”.
Considerando la “persistente incertezza di Spie sulle prospettive di crescita a medio termine”, il titolo potrebbe rimanere sotto pressione, sottolineano tuttavia gli analisti di Stifel.
(Scritto da Mara Vîlcu, a cura di Augustin Turpin)