Il Museo Nazionale di Belle Arti del Quebec continua il suo lavoro di promozione dell’arte indigena con una nuova mostra che mette in risalto quasi 110 opere e più di 50 artisti.
Dopo Arte Inuit. La Collezione Brousseauil Museo Nazionale delle Belle Arti del Quebec (MNBAQ) è stato inaugurato mercoledì Primi giorni. Opere indigene dalla McMichael Canadian Art Collection. Qui sono esposti più di cento dipinti, fotografie, maschere e altre creazioni di ogni tipo realizzate dai membri delle Prime Nazioni in tutto il paese. Schede esplicative con contesti culturali e storici accompagnano il tutto.
L’opera “Copricapo – Shadae”, di Dana Claxton.
Foto Alexandre Caputo/Journal de Québec
Secondo il portavoce ed editorialista di Abenaki, Xavier Watso, si è incontrato Il diario al momento del lancio, è una mostra importante, sia per i nativi che per i non nativi.
“Dal punto di vista indigeno è importante poter avere accesso a queste opere e che tutti possano vederle. Poi si crea uno scambio e una condivisione che tende al traguardo ultimo della riconciliazione», esulta.
Xavier Watso, portavoce della mostra.
Foto Alexandre Caputo/Journal de Québec
Umorismo proposto
Anche se lo scopo di questa nuova mostra non è quello di farci ridere a crepapelle, troviamo comunque un piccolo tocco di umorismo tipico dei primi popoli. Lo vediamo in particolare sul web Matrimonio a Sodomadi Kent Monkman, una vistosa reinterpretazione della storia nordamericana in cui vediamo, tra le altre cose, un matrimonio tra due uomini e un cowboy che accanto a loro si riempie la tazza di alcol.
L’opera “Matrimonio a Sodoma”, di Kent Monkman.
Foto Alexandre Caputo/Journal de Québec
“Se non vieni preso in giro da un indigeno, è perché non gli piaci!”, dice ridendo Xavier Watso. “L’umorismo fa parte della resilienza della nostra gente. Abbiamo vissuto tante cose traumatiche, quindi se non troviamo il modo di ridere, rimaniamo nella pesantezza”, spiega poi.
Presto saranno disponibili iscrizioni gratuite
In una conferenza stampa prima dell’inaugurazione della mostra, Xavier Watso ha lanciato l’idea del libero accesso al MNBAQ per i membri delle comunità indigene. Ciò non è caduto nel vuoto da parte del direttore generale, Jean-Luc Murray.
“Perché no? “Sarebbe del tutto coerente con la nostra missione di inclusione e accessibilità”, afferma. “La sfida è come identificare [les personnes autochtones] con rispetto, ma troveremo il modo di farlo. Abbiamo un incontro questo pomeriggio per parlarne”.
La mostra I Primi Giorni. Le opere indigene della McMichael Canadian Art Collection sono esposte al Musée national des beaux-arts du Québec fino al 21 aprile 2025.