L’agenzia di notazione Fitch ha recentemente abbassato l’outlook del rating creditizio francese da “stabile” a “negativo”, mantenendo il rating ad AA-. Questa decisione avviene nel contesto della presentazione del progetto di bilancio da parte del governo francese. Fitch giustifica questo cambiamento con un aumento dei rischi legati alla politica fiscale rispetto all’ultima valutazione di aprile.
L’agenzia sottolinea che la Francia parte da una situazione finanziaria meno favorevole, con previsioni di deficit di bilancio maggiori di quanto inizialmente previsto. Il piano annunciato dal governo per ridurre il deficit di 60 miliardi di euro in un anno è accolto con scetticismo. Fitch esprime dubbi sulla capacità dell’esecutivo di attuare pienamente queste misure, citando la continua incertezza politica e i rischi legati all’applicazione di alcune disposizioni.
La situazione del bilancio francese suscita particolari preoccupazioni. Secondo Fitch, nel 2024 il deficit della Francia sarà il secondo più grande della zona euro, rappresentando quasi tre volte il deficit medio previsto per i paesi della categoria AA. Inoltre, il rapporto spesa/PIL è considerato uno dei più alti tra i paesi valutati dall’agenzia.
Vengono sottolineate anche la frammentazione politica e l’assenza di una maggioranza di governo. Questi fattori rendono difficile l’attuazione di politiche di consolidamento fiscale sostenibili, ritiene Fitch. Questa decisione di Fitch potrebbe far presagire valutazioni simili da parte di altre importanti agenzie di rating. Moody’s e S&P Global dovrebbero presto commentare la situazione finanziaria francese.
Gli analisti prevedono la possibilità di un cambiamento di prospettiva o addirittura di un declassamento del rating nei prossimi mesi. Di fronte a questo annuncio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha preso atto della decisione di Fitch. Bercy sottolinea che il bilancio presentato “riflette la determinazione del governo a correggere la traiettoria delle finanze pubbliche”.
