Pierre Moscovici, presidente del Consiglio superiore delle finanze pubbliche e della Corte dei conti, ha espresso il suo giudizio sul rating creditizio della Francia, recentemente assegnato dall’agenzia Fitch. Secondo lui, i “mercati cominciano a guardare” con attenzione alla Francia dopo la presentazione del progetto di bilancio per il 2025 da parte del governo.
Pierre Moscovici, ospite dello show Grand Jury RTL-Le Figaro-Public Sénat-M6, ha dichiarato: “Non siamo in bancarotta”. Secondo lui, anche se la Francia ha ottenuto un “buon rating” dall’AA-, cominciano ad emergere dubbi sulla solidità finanziaria e sulla credibilità del paese.
Ha avvertito che se i mercati diventassero più sospettosi, ciò potrebbe portare a costi di finanziamento più elevati e ad un effetto valanga. Moscovici ha sottolineato la necessità di uno “sforzo” di bilancio per rafforzare la posizione della Francia.
Pierre Moscovici ha aggiunto che la Corte dei conti è determinata a svolgere il proprio ruolo per comprendere le ragioni delle difficoltà di bilancio, affinché queste non si ripetano. “C’è una verità che va stabilita”, ha detto, annunciando un’analisi approfondita degli eventi del 2024 entro il prossimo maggio.
L’agenzia Fitch ha mantenuto il rating AA- della Francia ma ha modificato l’outlook da stabile a negativo. Ciò fa seguito alla presentazione del bilancio 2025, che prevede uno sforzo di bilancio di 60 miliardi di euro per controllare il deficit.
Fitch spiega questa revisione con un peggioramento dei rischi legati alla politica di bilancio. Non si aspetta che la Francia riduca il suo deficit al di sotto del 3% del PIL entro il 2029, sollevando preoccupazioni sugli impegni fiscali dello Stato.