Utile netto in crescita per Swisscom nel 1° trimestre

Utile netto in crescita per Swisscom nel 1° trimestre
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Zurigo (awp) – Nonostante il calo del fatturato, nel 1° trimestre Swisscom ha aumentato l’utile netto. L’impresa svizzera numero uno nel settore delle telecomunicazioni, che ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo federale (TAF) contro la decisione della Comco concernente la realizzazione della sua rete in fibra ottica, ha conseguito un risultato netto di 455 milioni di franchi (+2,9%).

Tra gennaio e fine marzo il fatturato è sceso dell’1,6% attestandosi a 2,7 miliardi di franchi, ha comunicato giovedì Swisscom. A cambi costanti, il calo è limitato allo 0,5%, mentre pesa l’apprezzamento del franco rispetto all’euro, l’operatore in mano alla Confederazione ha realizzato un fatturato di 658 milioni di euro, in crescita del 5,6% in Italia. In Svizzera il fatturato è diminuito del 2,5% attestandosi a 1,99 miliardi.

Sulla base dell’acquisizione annunciata a metà marzo delle attività di telefonia mobile della britannica Vodafone in Italia per 8 miliardi di euro, in futuro Swisscom dovrebbe aumentare notevolmente il proprio fatturato nella penisola. Il colosso blu sottolinea che sono state avviate le procedure amministrative volte a ottenere il via libera all’operazione, il cui perfezionamento è previsto nel primo trimestre del 2025.

Come le vendite, anche la redditività operativa ha subito una leggera erosione: il risultato operativo prima degli interessi e delle imposte (Ebit) è sceso dello 0,9% a 568 milioni di franchi. Per quanto riguarda il risultato lordo di gestione (Ebitda), è sceso dello 0,8% a 1,15 miliardi.

Ricorso al TAF

La performance è stata migliore delle aspettative degli analisti, soprattutto in termini di redditività, mentre Swisscom ha registrato risultati inferiori alle aspettative in termini di ricavi. Intervistati dall’agenzia AWP, gli esperti avevano previsto in media un fatturato trimestrale di 2,73 miliardi di franchi svizzeri, un Ebit di 544 milioni e un utile netto di 417 milioni di franchi svizzeri.

Swisscom motiva il suo ricorso contro la decisione della Comco (COMCO) oltre che con il risultato finanziario, perché quest’ultima, come anche le motivazioni su cui si basa, non è chiara su alcuni punti essenziali. L’ex monopolista ritiene di aver agito adeguatamente per quanto riguarda il diritto della concorrenza. La contestazione di questa decisione non ha alcun impatto sulla continua espansione dei collegamenti in fibra ottica.

Nell’ambito del procedimento relativo allo sviluppo della rete in fibra ottica del gigante blu, la Comco ha inflitto a Swisscom una multa di 18,4 milioni di franchi. L’Autorità garante della concorrenza ha ritenuto che lo storico operatore abbia ostacolato l’accesso dei suoi concorrenti alla suddetta rete modificandone le modalità nel 2020, violando così la normativa sui cartelli. La modifica dell’architettura, che prevedeva l’installazione di un’unica linea della centrale telefonica anziché una fibra per ogni abitazione, ha infatti impedito l’accesso diretto da parte di altri operatori, limitandone le possibilità alla sola distribuzione dei servizi Swisscom con il proprio marchio.

La multa è stata accompagnata da un’ingiunzione a Swisscom di sviluppare in futuro la propria rete in fibra ottica in modo che terzi possano utilizzare questa infrastruttura, garantendo così la diversità dell’offerta in termini di accesso a Internet via cavo in Svizzera. Lo storico operatore di telecomunicazioni svizzero dovrà inoltre, entro la fine del 2025, mettere a norma i collegamenti realizzati in precedenza o disattivarli secondo le proprie preferenze.

Swisscom ha ricordato che già nell’autunno 2022 si era impegnata a proseguire lo sviluppo della propria rete secondo le direttive Comco e a mettere a norma gli impianti esistenti.

Riferendosi al resto dell’esercizio, il gigante azzurro conferma le sue previsioni. Swisscom punta a un fatturato di circa 11 miliardi di franchi. Uno sviluppo simile dovrebbe avere l’Ebitda, previsto tra 4,5 e 4,6 miliardi. Quest’anno l’operatore intende investire 2,3 miliardi, una somma che l’anno scorso era salita a 2,29 miliardi.

vj/al

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