Il titolo ha guadagnato quasi il 30% questo venerdì alla Borsa di Parigi dopo la pubblicazione di un articolo di Bloomberg sugli scenari studiati dagli azionisti di controllo dell’editore di giochi, in difficoltà.
Dopo quasi tre decenni, Ubisoft potrebbe lasciare il mercato azionario per diventare nuovamente una società non quotata? L’ipotesi, che sarebbe stata studiata dai fratelli Guillemot, cofondatori del colosso dei videogiochi, associati al loro alleato cinese Tencent, ha fatto impennare le azioni della società questo venerdì pomeriggio. Poco dopo la pubblicazione di un articolo di Bloomberg, il titolo è salito del 30% a 13,50 euro. Quest’ultimo ha perso la metà del suo valore in un anno.
Secondo i media economici americani, la famiglia Guillemot sta studiando scenari che le permetterebbero di rialzare la valutazione di uno dei gruppi più in difficoltà. Quest’ultimo è crollato a 1,4 miliardi di euro, lontano dai 4 miliardi del suo concorrente polacco CD Projekt (The Witcher) o dai 36 miliardi di dollari dell’editore americano EA (FC 25). Nel 2021 le azioni Ubisoft valevano 85 euro. Una delle ipotesi studiate sarebbe un’alleanza con Tencent per acquistare congiuntamente Ubisoft e far uscire l’azienda dal mercato azionario.
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