Pubblicato il 29 settembre 2024 alle 19:48 / Modificato il 29 settembre 2024 alle 19:50
Quasi un anno fa Sandoz si è separata da Novartis ed è entrata nella borsa svizzera. Nel 1996, il suo nome si è fuso con quello del colosso farmaceutico di Basilea, fondendosi con Ciba-Geigy. Creata alla fine del XIX secolo, l’azienda, che ha segnato la storia industriale svizzera, ha così riconquistato la sua indipendenza in un settore sotto pressione, quello dei farmaci generici e biosimilari.
Alla fine della prima metà del 2024, Sandoz ha registrato un fatturato in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023 a 5,05 miliardi di dollari (4,30 miliardi di franchi) con un utile netto di base in calo del 18% a 484 milioni. Al momento della presentazione dei primi dati annuali per il 2023, aveva già visto la sua redditività diminuire. Il suo presidente, Gilbert Ghostine, traccia un primo bilancio dell’anno trascorso e identifica le sfide che Sandoz deve affrontare, tra carenza di cure di base e pressione sui prezzi.
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