Temenos annuncia l’arrivo del suo nuovo capo a maggio

Temenos annuncia l’arrivo del suo nuovo capo a maggio
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Temenos annuncia l’arrivo del francese Jean-Pierre Brulard come direttore generale il 1° maggio insieme ai risultati trimestrali, più di un anno dopo la brusca partenza di Max Chuard.

Il signor Brulard ha “una solida esperienza nella gestione delle vendite e del commercio all’interno di aziende attive nel software, nelle infrastrutture e nella tecnologia”, ha dichiarato martedì in un comunicato stampa l’editore di software bancario con sede a Ginevra. Ha lavorato in particolare per l’americana VMWare, con sede in California e acquistata da Broadcom l’anno scorso.

Andreas Andreades, che ricopre il ruolo di CEO ad interim da gennaio 2023, andrà in pensione da Temenos dopo 25 anni di servizio, di cui 11 anni come presidente esecutivo.

“I termini e le condizioni relative alla remunerazione saranno comunicati a tempo debito”, precisa il documento.

Impatto del rapporto Hindenburg

Da gennaio a marzo, i ricavi di Temenos sono aumentati leggermente dell’1% a 229,9 milioni di dollari. Quello delle licenze è diminuito dell’8% a 84 milioni. La società riconosce che “il temporaneo allungamento dei cicli di vendita a causa delle accuse di vendite allo scoperto lo scorso febbraio, ha avuto un impatto sugli acquisti nel primo trimestre del 2024”.

Due mesi fa, un rapporto al vetriolo sulle pratiche commerciali e contabili di Ginevra, firmato dallo short seller newyorkese Hindenburg Research, ha causato un forte crollo del titolo alla Borsa svizzera. In risposta, Temenos a metà aprile ha dichiarato che le affermazioni sarebbero inesatte e che il bilancio rappresenta correttamente la situazione finanziaria della società, sulla base di un rapporto di indagine.

Nei primi tre mesi dell’anno i ricavi da manutenzioni sono aumentati del 10% a 112,7 milioni. Quelli derivanti dai servizi sono aumentati dell’1% a 33,1 milioni. Il portafoglio in via di sviluppo “ha continuato a crescere nonostante un ambiente di vendita difficile”.

Dal lato della redditività, l’utile operativo (Ebit) si è attestato a 72,9 milioni, in miglioramento del 9%, per un corrispondente margine del 31,7% dopo il 29,7% dell’anno precedente.

L’utile per azione, indicatore analizzato dai mercati, si è attestato a 0,73 dollari, dopo 0,69, con un guadagno del 6%.

La copia risulta essere leggermente migliore del consensus AWP, salvo che il fatturato è inferiore alle stime più pessimistiche degli analisti consultati.

Temenos conferma i suoi obiettivi annuali e di medio termine. Per il 2024 il gruppo prevede una crescita delle licenze software del 7-10% e un aumento dell’Ebit del 7-9%. Nel medio termine l’Ebit dovrà superare i 570 milioni di dollari e il free cash flow i 700 milioni.


ats, awp

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