L’impresa energetica Romande Energie ha registrato risultati record nel 2023, soprattutto grazie a circostanze eccezionali. Il gruppo prevede che i prezzi si normalizzeranno e che la sua redditività diminuirà.
Nel 2023 Romande Energie ha visto i suoi risultati migliorare notevolmente. Tra gennaio e dicembre il suo fatturato è aumentato del 24% a 928,2 milioni di franchi, secondo un comunicato stampa pubblicato martedì.
L’utile netto del gruppo è balzato a 214,9 milioni di franchi, dopo soli 41,5 milioni nel 2022. Questo forte aumento è dovuto alla partecipazione di Romande Energie nella società energetica Alpiq, che ha contribuito al risultato netto con 139 milioni, e in EOS Holding con 2 milioni.
Effetto eccezionale
“I nostri prezzi 2021 e 2022, fissati e annunciati mesi prima dell’inizio dell’anno solare, non erano sufficienti a coprire i nostri acquisti di energia”, ha ricordato il direttore generale di Romande Energie, Christian Petit. Per 18 mesi, “il nostro margine sull’attività di acquisto e rivendita di energia è stato negativo. (…) Nel 2023 si è verificato quindi un fenomeno di recupero, in seguito all’adeguamento dei nostri prezzi a partire dal 1° gennaio 2023. Si tratta di un fenomeno unico fenomeno senza futuro”.
Nel 2023 si è verificato un fenomeno di recupero, in seguito all’adeguamento dei nostri prezzi (…). Si tratta di un fenomeno unico e di breve durata.
Annunciato nel 2021, il piano di investimenti della società energetica si è concretizzato nel 2023 con una dotazione di 200 milioni di franchi, destinati alla transizione energetica, alla rete elettrica, allo sviluppo dell’energia termica (teleriscaldamento) e all’energia solare. “La domanda di impianti solari nella nostra area di servizio è triplicata in due anni”, spiega Christian Petit.
Prezzi futuri incerti
Per quanto riguarda la fattura del consumatore finale, il direttore generale può parlare solo a breve termine. “Con il nostro portafoglio attuale subiamo ancora l’onere finanziario degli acquisti effettuati nel 2021/2022. D’altro canto abbiamo notato un calo dei prezzi dell’elettricità dall’estate 2023, che ci ha permesso di effettuare acquisti più economici nel corso dell’anno. ultimi sei mesi.”
Per il 2024, il management prevede un calo delle proprie finanze date le incertezze sui prezzi, sulla disponibilità di elettricità o sulla fornitura di materiali. Altro fattore di incertezza, “per uno o due mesi, le tensioni geopolitiche hanno spinto i prezzi al rialzo, quindi tutto questo rimane volatile”, conclude Christian Petit.
msa e ats