In Senegal, Bassirou Diomaye Faye “mette fine al divertimento” – Il mio blog

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Ci stiamo dirigendo verso elezioni legislative anticipate in Senegal dopo lo scioglimento dell'Assemblea nazionale il 12 settembre. E per una buona ragione, cinque mesi dopo essere salito al potere, il presidente Bassirou Diomaye Faye sta lottando per implementare il suo programma, con un'Assemblea nazionale che non gli rende facile il compito. Una rappresentanza nazionale dominata dall'ex coalizione di governo, Benno Bokk Yakaar [Unis par l’espoir, coalition de l’ancien président Macky Sall]determinato a svolgere il suo ruolo di contropotere e che detta le sue leggi al Parlamento, di fronte a un avversario politico che gli aveva reso la vita difficile quando era all'opposizione.

Infatti, non più tardi del 2 settembre, i deputati riuniti in sessione straordinaria hanno respinto il progetto di revisione costituzionale del nuovo potere esecutivo, volto a eliminare due istituzioni ritenute inappropriate e dispendiose in termini di bilancio, ovvero l'Alto Consiglio delle autorità locali e il Consiglio economico, sociale e ambientale.

CORRIERE INTERNAZIONALE

“Non c’è bisogno di un terzo occhio”

Una battuta d'arresto cocente per il successore di Macky Sall, per il quale questa riforma era una promessa elettorale; egli vedeva nello scioglimento di queste istituzioni consultive un modo per lanciare il suo programma di rottura, nel senso che l'operazione avrebbe dovuto consentire allo Stato di realizzare risparmi sostanziali, pari a diversi miliardi di franchi CFA.

Se a questo aggiungiamo la mozione di censura presentata dalla stessa opposizione contro il Primo Ministro, Ousmane Sonko, che finora non ha potuto fare la sua dichiarazione di politica generale, non c'è bisogno di avere il terzo occhio dello stregone per comprendere la delicatezza della situazione del nuovo esecutivo che si trova in una situazione di stallo e che si vede così fortemente ostacolato nella sua azione.

Resta il fatto che, bloccando le riforme costituzionali previste dal nuovo inquilino del Palazzo della Repubblica e cercando a tutti i costi di ottenere le dimissioni del governo, l'opposizione parlamentare si è messa in una posizione di sfida che non lascia altra scelta al presidente Diomaye Faye se non quella di utilizzare le prerogative che gli sono conferite dalla legge in materia, per uscire dall'imbarazzo.

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