A quattro mesi dall'entrata in vigore dell'ispezione tecnica obbligatoria, è stato confermato che sono meno le motociclette che devono sottoporsi a una seconda ispezione rispetto alle auto senza targa. È una questione di atteggiamento e potere d'acquisto.
Dei 3.757 centri attrezzati per garantire la revisione dei veicoli di categoria L (dai ciclomotori ai quadricicli pesanti), ben 900 appartengono alla rete Dekra Automotive, contro i 611 di Autosur e i 453 di Auto Sécurité. Ciò conferisce una certa autorevolezza alla valutazione elaborata da Dekra, a quattro mesi dall'introduzione della revisione obbligatoria per questi veicoli, finora esentati da qualsiasi controllo periodico.
Sembra che il tasso di re-ispezione sia significativamente più alto per le auto senza patente (categoria L6e) rispetto ai motocicli (L3e). Il tasso di rifiuto (che corrisponde al tasso cumulativo di guasti gravi e critici) ammonta al 31,3% per i primi, rispetto a solo il 9,4% per i motocicli, il 14,8% per i quad e il 20,7% per i ciclomotori di cilindrata inferiore a 50 cm3.
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Non sorprende che le parti soggette a usura siano quelle che più spesso forniscono motivi per una seconda ispezione. In ordine di frequenza, Dekra Automotive cita pneumatici usurati, ammortizzatori danneggiati, cuscinetti delle ruote difettosi, perdite di scarico e paraurti mal fissati come i primi cinque guasti principali. Mentre per le motociclette, la non conformità della targa, le emissioni inquinanti non standard e le luci dei freni danneggiate sono più frequenti. “Su un golf cart ci sono quattro pneumatici, il che significa il doppio del rischio di guasti rispetto a una motocicletta.”nota un controllore.
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