Il turno di Digitec Galaxus di criticare il PFPDT (aggiornamento)

Il turno di Digitec Galaxus di criticare il PFPDT (aggiornamento)
Descriptive text here
-

Il responsabile federale della protezione dei dati e della trasparenza (PFPDT) ha pubblicato il rapporto finale della sua indagine su Digitec Galaxus. I critici sollevano la questione dell’equilibrio tra trasparenza e completezza nelle dichiarazioni sulla protezione dei dati. La Digitec Galaxus ha reagito rammaricandosi tra l’altro che il PFPDT interferisca così con la libertà economica.

Aggiornamento del 18 aprile 2024: Digitec Galaxus ha reagito pubblicamente al rapporto che la riguarda pubblicato dal Commissario federale per la protezione dei dati e la trasparenza (PFPDT).

Riguardo alla raccomandazione di descrivere in modo più preciso il trattamento dei dati effettuato (e di limitare le informazioni ai dati effettivamente trattati), il colosso svizzero dell’e-commerce spiega nel suo comunicato che non è né utile né necessario sviluppare ulteriormente i dati già completi dichiarazione di protezione. Secondo l’azienda, una dichiarazione sulla protezione dei dati ancora più lunga e in continua evoluzione non sarebbe nell’interesse dei clienti.

Digitec Galaxus cita anche David Vasella, un avvocato specializzato in diritto sulla protezione dei dati, che lo ha consigliato nell’ambito della procedura PFPDT: “Con le sue raccomandazioni, il PFPDT spesso va oltre quanto richiesto dalla legge sulla protezione dei dati, anche per aspetti banali in lavorazione. Così facendo, impone delle linee guida sulla progettazione dell’offerta e quindi interferisce con la libertà economica invece di limitarsi alla corretta applicazione della legge sulla protezione dei dati”.

Novità del 17 aprile 2024: Anche le critiche del PFPDT nei confronti di Digitec Galaxus sollevano interrogativi

Il commissario federale per la protezione dei dati e la trasparenza (PFPDT) ha pubblicato il rapporto finale della sua indagine sul colosso svizzero dell’e-commerce Digitec Galaxus. Il PFPDT critica in primo luogo la dichiarazione sulla protezione dei dati della Digitec Galaxus, chiedendo una descrizione più precisa e limitata ai dati effettivamente trattati. L’obiettivo è combattere il trattamento “su base riservata” dei dati e aumentare la trasparenza. Questa raccomandazione è stata respinta da Digitec Galaxus.

In secondo luogo, il rapporto afferma che richiedere ai clienti di creare un account viola il principio di proporzionalità. Il PFPDT suggerisce quindi di offrire la possibilità di acquistare come ospite, raccomandazione che Digitec Galaxus ha accettato.

Sylvain Métille, professore di protezione dei dati all’UNIL e avvocato dello studio HDC, ha commentato questo rapporto su Linkedin. Sottolinea in particolare che si tratta di una procedura effettuata nell’ambito della vecchia LPD e che le raccomandazioni formulate dal PFPDT non sono vincolanti. L’esperto sottolinea inoltre che la raccomandazione di descrivere soltanto i trattamenti di dati effettivamente effettuati è difficilmente attuabile da parte del titolare del trattamento. «L’equilibrio tra l’informazione sugli eventuali trattamenti (per essere sicuri di essere completi e non commettere reati penali) e solo sui trattamenti effettivamente effettuati (per informare adeguatamente l’interessato) è sempre delicato. Ciò solleva anche la questione se dalla dichiarazione sulla protezione dei dati o dalla risposta al diritto di accesso debbano emergere informazioni precise sul trattamento concreto», spiega Sylvain Métille.

Si noti che la seconda questione sollevata, vale a dire la violazione del principio di proporzionalità da parte dell’obbligo di creare un conto cliente, si pone anche nell’ambito degli acquisti fisici. Ricordiamo che Decathlon Svizzera aveva implementato un programma omnichannel richiedendo ai clienti di fornire dati personali per effettuare un acquisto in negozio. Di fronte alle critiche, il marchio sportivo ha finalmente rinunciato a questa pratica.

-

NEXT Una donna svizzera si ritrova tra lenzuola sporche, macchiate di sperma