Il CFF vuole dimezzare le proprie emissioni di CO2 entro il 2030

Il CFF vuole dimezzare le proprie emissioni di CO2 entro il 2030
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L’impatto delle misure adottate finora è stato misurato. Secondo le FFS oggi circolano il 15% in più di treni rispetto al 2010, ma consumano il 5% in meno di energia. Questo risultato è stato raggiunto grazie ad un aumento dell’efficienza energetica del 21%. La compagnia ferroviaria ha inoltre ridotto del 25% in cinque anni le proprie emissioni di CO2 derivanti dalle operazioni.

Pannelli fotovoltaici

Attualmente i treni CFF sono alimentati per il 90% da energia idraulica. Alcuni treni, come i duplex IR ad alta efficienza energetica, messi in servizio nel 2023, si distinguono per tecnologie innovative che riducono il consumo di energia elettrica.

Vincent Ducrot, presidente della CFF, a Zurigo, il 18 aprile 2024. — © ENNIO LEANZA / keystone-sda.ch

Entro il 2040, il CFF intende inoltre produrre ogni anno 160 GWh di energia fotovoltaica dagli impianti e dagli spazi disponibili. Ciò corrisponde al consumo annuo di 40.000 famiglie. Dovranno essere costruite più di 1.100 strutture.

Riscaldamento degli edifici riconvertiti

La conversione di tutti gli impianti di riscaldamento degli edifici alle energie rinnovabili riduce notevolmente anche le emissioni di gas serra delle FFS. Ogni anno da 70 a 90 edifici vengono dotati di pompe di calore o riscaldamento a pellet. L’azienda desidera inoltre gestire i propri siti risparmiando risorse e rispettando il clima, in particolare grazie alle apparecchiature elettriche.

Per dimostrare il loro impegno a favore dello sviluppo sostenibile, nelle stazioni di Zurigo, Losanna e Bellinzona le FFS cambiano simbolicamente la lancetta dei secondi del loro orologio simbolico dal rosso al verde. Ciò varrà anche per gli orologi dei canali informativi digitali.


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