Jean-Charles Lajoie licenziato da TVA Sports e assunto da Radio-Canada?

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Da qualche tempo le voci si fanno sempre più insistenti sul futuro professionale di Jean-Charles Lajoie.

Il celebre conduttore televisivo si ritrova al centro di un’intensa speculazione mediatica. L’ultimo? Un possibile passaggio a Radio-Canada se il suo lavoro alla TVA dovesse essere compromesso.

Questa ipotesi si sta radicando dietro le quinte dei media, alimentata da voci insistenti secondo cui Lajoie potrebbe essere in un ballottaggio sfavorevole e perdere il suo programma a causa dei bassi ascolti. La voce così si diffuse, assumendo talvolta l’apparenza di una verità imminente.

Dato che non c’è posto per lui all’RDS, Radio-Canada è la sua ultima opzione in caso di chiusura di TVA Sports o di fine del suo programma che non è mai riuscito ad attirare il pubblico del Quebec?

Tuttavia, mentre il dibattito si infiamma sui social media e negli ambienti giornalistici, sembra emergere un barlume di speranza per i dipendenti dei media pubblici.

CBC/Radio-Canada, scossa dalle recenti tempeste finanziarie, aveva inizialmente annunciato tagli draconiani, prevedendo di eliminare 600 posti nel 2024, oltre ad altri 200 già vacanti.

Tuttavia, un recente annuncio ha cambiato la situazione. Il governo federale ha versato ulteriori 42 milioni di dollari alla CBC/Radio-Canada per l’anno in corso, alleggerendo il peso dei tagli pianificati.

La direzione ha comunicato internamente che sarebbero state eliminate meno posizioni del previsto, fornendo una tregua inaspettata ai propri dipendenti.

Questa svolta lascia una certa suspense sul futuro di Jean-Charles Lajoie e di molti altri professionisti dei media.

Mentre le finanze dell’emittente pubblica ricevono un gradito impulso, le speculazioni sui possibili volti nuovi di Radio-Canada non fanno che crescere.

Tuttavia, in questo universo in continua evoluzione, una cosa rimane certa: la volatilità del panorama mediatico canadese.

Le persistenti sfide finanziarie, l’erosione dei ricavi pubblicitari e l’ascesa dei giganti digitali continuano a minacciare la stabilità del settore dei media, come evidenziato dai recenti massicci licenziamenti presso Bell Canada Enterprises e TVA Group.

Ricordiamo che la Bell Canada Enterprises (BCE) ha tagliato 4.800 posti di lavoro, ovvero il 9% della sua forza lavoro, senza dimenticare la vendita, per non parlare della liquidazione di 45 stazioni radio.

Lo scorso novembre sono stati licenziati più di 500 dipendenti del Gruppo TVA, ovvero più del 33% dell’azienda.

In questo contesto incerto, le voci sul destino professionale di Jean-Charles Lajoie sono solo il riflesso delle turbolenze che stanno scuotendo il mondo dei media.

Solo il tempo dirà quale percorso intraprenderà il famoso conduttore e come il panorama dei media canadese continuerà a trasformarsi.

Una cosa è certa. Il futuro di Lajoie non è in TVA Sports. Voci sempre più insistenti sostengono che la stazione potrebbe chiudere i battenti nel 2026.

E anche se il contratto di Lajoie con TVA Sports è valido fino al 2026, il suo programma è così poco ascoltato che ci sono buone probabilità che i dirigenti decidano semplicemente di chiudere la porta del “JIC”… .una torta che non si alza mai.

Lajoie parla come un radio-canadese. Il matrimonio sarebbe perfetto. E’ la sua unica opzione. Per quanto abbiamo criticato a lungo Lajoie, dobbiamo ammettere che si esprime molto bene, in un francese molto internazionale.

Un radio-canadese francese…

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