TikTok Lite: l’Ue pretende spiegazioni su questo servizio che paga gli utenti

TikTok Lite: l’Ue pretende spiegazioni su questo servizio che paga gli utenti
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Il social network cinese ha annunciato l’11 aprile il lancio di TikTok Lite in Francia e Spagna. Il nuovo servizio ha una funzionalità rivolta agli utenti dai 18 anni in su: il “Programma Rewards”, che consente agli utenti di guadagnare punti completando determinate “attività” su TikTok, come guardare video, mettere mi piace ai contenuti, seguire i creatori, invitare gli amici a iscriversi. TikTok, ecc.

Questi punti possono essere riscattati per premi, come buoni Amazon, buoni regalo tramite PayPal o valuta TikTok che possono essere spesi per dare mance ai creatori.

L’UE vuole dettagli sulla valutazione dei rischi di dipendenza dai servizi

Mercoledì la Commissione europea ha chiesto spiegazioni al social network TikTok sui rischi di dipendenza legati alla diffusione in Francia e Spagna di un nuovo servizio a pagamento per gli utenti che guardano video. L’esecutivo europeo spiega di aver richiesto “dettagli sulla valutazione del rischio” che la rete, di proprietà del gruppo cinese Byte Dance, “avrebbe dovuto effettuare prima di implementare la nuova applicazione TikTok Lite nell’Ue”.

“Ciò riguarda il potenziale impatto del nuovo programma di ricompense sulla tutela dei minori e sulla salute mentale degli utenti, in particolare per quanto riguarda la potenziale stimolazione di comportamenti di dipendenza”, ha chiarito la Commissione. Questa richiesta formale rientra nel quadro della nuova legislazione europea sui servizi digitali (DSA) che dallo scorso anno impone regole rafforzate a 22 grandi player di Internet, tra cui TikTok, per garantire la sicurezza degli utenti.

La Commissione, che ora svolge il ruolo di poliziotto digitale nell’UE, ha il potere di controllare e sanzionare i trasgressori. La procedura avviata mercoledì non è la prima che riguarda TikTok.

Primo passo prima di eventuali sanzioni

TikTok deve trasmettere entro 24 ore la sua “valutazione del rischio” legata alla nuova applicazione e deve rispondere a una serie di domande entro il 26 aprile.

La richiesta di informazioni annunciata mercoledì non costituisce una sfida in questa fase. Si tratta però del primo passo di una procedura che potrebbe portare all’apertura di un’indagine formale e, infine, a pesanti sanzioni finanziarie in caso di comprovate violazioni delle norme.

La Commissione aveva già avviato un procedimento formale nel febbraio 2024 contro TikTok, sospettato di aver violato la DSA in ambiti legati alla tutela dei minori, alla trasparenza della pubblicità, all’accesso ai dati per i ricercatori, nonché «alla gestione dei rischi legati alla il design avvincente e il contenuto dannoso della sua applicazione. La Commissione sta ora raccogliendo ulteriori prove.

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