(Agenzia Ecofin) – Il governo congolese, che si è mosso verso lo sfruttamento del progetto petrolifero Tilapia alla fine di marzo, sta lavorando attivamente per sostenere lo sfruttamento di altre risorse petrolifere nel suo sottosuolo.
La Camera africana dell’energia (AEC) ha reso pubblica venerdì 12 aprile la firma di un nuovo accordo tra Bruno Jean-Richard Itoua, ministro del Petrolio del Congo e la compagnia petrolifera cinese Wing Wah Oil nell’ambito dello sfruttamento del petrolio di Banga Kayo campo situato su un terreno nel bacino del Basso Congo.
Concretamente si tratta di una modifica al contratto di Production Sharing (PSC) focalizzato sul rafforzamento produttivo del sito e i cui termini prevedono un piano di sviluppo articolato in tre grandi fasi.
La prima fase, contrassegnata dall’avvio effettivo della produzione, è prevista per agosto 2024. La seconda fase, focalizzata sull’immissione delle risorse sul mercato, inizierà a febbraio 2025, mentre la terza comprenderà sia la commercializzazione che la distribuzione, sarà lanciato nel dicembre 2025.
In definitiva, le autorità congolesi sperano che questa partnership contribuirà al raggiungimento degli obiettivi di aumento del plateau di produzione petrolifera del Congo a 500.000 barili al giorno rispetto a poco meno di 300.000 barili al giorno nel 2023.
“Guidata dal Ministero degli Idrocarburi, la Repubblica del Congo sta facendo grandi passi avanti nello sviluppo delle sue risorse di petrolio e gas, con l’approccio accelerato del paese che funge da modello per altre nazioni africane ricche di risorse”ha affermato NJ Ayuk, presidente esecutivo dell’AEC.
Da notare che il giacimento di Banga Kayo, il cui piano di sviluppo prevede il gas, è gestito da Wing Wah Oil, filiale del gruppo cinese Southernpec, che detiene l’85% dei diritti di gestione del sito, in partenariato con la Société Nationale des Pétroles du Congo (SNPC) che mantiene la restante quota. Questo ambito genera una produzione di circa 6.500 b/g.
Abdel-Latif Boureima
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