Mercoledì 11 settembre è divampato un incendio sulle alture di Los Angeles, distruggendo decine di case e bruciando quasi 20.000 ettari in 24 ore: è uno dei tre incendi incontrollati che stanno divampando nei pressi della seconda città più grande degli Stati Uniti.
A nord della megalopoli, ai residenti delle città di Wrightwood e Mt Baldy è stato ordinato di evacuare le proprie case. Almeno 33 case e diverse baite sono state distrutte dall'incendio, che ha anche bruciato una stazione sciistica, secondo il comandante dei vigili del fuoco della contea di Los Angeles, Anthony Marrone.
L'incendio, iniziato domenica, aveva divorato 1.600 ettari di terra entro martedì, una cifra che era aumentata di dieci volte, arrivando a 19.400 ettari entro mercoledì. Lo sceriffo della contea di Los Angeles Robert Luna ha detto che tre persone, tra cui un membro del suo team, sono rimaste intrappolate in una zona remota vicino al monte Baldy.
Il fumo denso dell'incendio e le strade bloccate stanno ostacolando gli sforzi di soccorso. “La nostra squadra di soccorso aereo si sta preparando a issarli fuori non appena il fumo si sarà diradato”, ha detto, aggiungendo che i soccorritori stavano anche cercando di raggiungerli via terra con veicoli a quattro ruote motrici.
Decine di migliaia di case minacciate
A sud-est di Los Angeles, l'incendio soprannominato “Airport Fire” ha continuato a imperversare e finora ha distrutto più di 22.000 ettari. Secondo i vigili del fuoco locali, sette persone sono rimaste ferite nell'incendio scoppiato lunedì.
Nel nord-est della megalopoli, il “Line Fire” ha raso al suolo 35.000 ettari. Ai residenti dei villaggi di montagna è stato chiesto di evacuare le proprie case, mentre diverse strade sono state bloccate.
Gli incendi stanno minacciando decine di migliaia di case e aziende. La loro diffusione è stata aggravata dall'ondata di calore che ha colpito la regione, con temperature che hanno raggiunto oltre 43 gradi in alcuni luoghi negli ultimi giorni. Tuttavia, le temperature hanno iniziato a scendere mercoledì.
A causa del riscaldamento globale, la parte occidentale del continente nordamericano è sempre più colpita da eventi meteorologici estremi, come ondate di calore, siccità e incendi.
Articolo originale pubblicato su BFMTV.com
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