La commissione ufficiale d’inchiesta concluse nel 1964 che Lee Harvey Oswald aveva assassinato il presidente John Fitzgerald Kennedy. Ma la sua morte ha sollevato fino ad oggi innumerevoli speculazioni.
Pubblicato il 23/01/2025 23:24
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Donald Trump ha ordinato, giovedì 23 gennaio, la declassificazione degli archivi del governo americano sugli omicidi del presidente John Fitzgerald Kennedy (soprannominato “JFK”) nel 1963, di suo fratello Robert Kennedy nel 1968, nonché del leader dei diritti civili Martin Luther King Jr. stesso anno. “Tutto sarà rivelato”ha dichiarato alla stampa il presidente americano firmando il decreto alla Casa Bianca.
Alla fine di novembre, dopo la sua elezione, Donald Trump ha ribadito la promessa elettorale di rendere pubblici gli ultimi dossier classificati “top secret” negli Archivi nazionali riguardanti l’assassinio di JFK. La commissione ufficiale d’inchiesta concluse nel 1964 che Lee Harvey Oswald, un ex commando dei marine che aveva vissuto in Unione Sovietica, aveva agito da solo. Ma l’assassinio del presidente Kennedy ha suscitato fino ad oggi innumerevoli speculazioni.
Il fratello di JFK, Robert Francis Kennedy, fu ministro della Giustizia. Fu assassinato a Los Angeles il 5 giugno 1968, quando era in buona posizione per vincere le primarie presidenziali democratiche. Il senatore democratico aveva appena terminato un discorso all’Ambassador Hotel quando è stato ucciso a colpi di arma da fuoco da un emigrante palestinese negli Stati Uniti.
Il leader del movimento per i diritti civili, Martin Luther King, fu assassinato il 4 aprile 1968 da un segregazionista bianco sul balcone di un motel di Memphis (sud), dove si era recato per sostenere i netturbini in sciopero.
A dicembre 2022, gli Archivi nazionali hanno reso pubblici più di 13.000 documenti. Ma la Casa Bianca di Joe Biden ha bloccato il rilascio di altre migliaia di persone, citando preoccupazioni per la sicurezza nazionale.
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