il chiarimento dell'ex presidente dello Stade Poitevin Volley, Claude Berrard

il chiarimento dell'ex presidente dello Stade Poitevin Volley, Claude Berrard
il chiarimento dell'ex presidente dello Stade Poitevin Volley, Claude Berrard
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Presidente dello Stade Poitevin Volley Beach in seguito alla liquidazione giudiziaria del club nel 2012 e fino al 2021, Claude Berrard non ha apprezzato che il suo successore, François Garreau, abbia criticato pubblicamente la sua dirigenza prima della partita di Nizza dove il club poitevin ha affrontato per la prima volta il suo ex allenatore, Brice Donat. In un'intervista, l'attuale allenatore del club della Riviera si è sorpreso che il centro di allenamento dell'Alterna Stade Poitevin non fosse stato avviato e François Garreau ha voluto rispondergli, menzionando anche che “Quando è arrivato il nuovo gruppo dirigente, ha dovuto affrontare un deficit di 210.000 euro a causa delle conseguenze della precedente politica sportiva e finanziaria. »

Una cifra che Claude Berrard contesta nel diritto di replica che ci ha inviato:

“Smettiamola di lamentarci,

1. Diversi articoli menzionano ripetutamente un cosiddetto deficit di 210.000 euro quando l'attuale squadra ha rilevato il club. Ovviamente questa non è la verità, perché ogni anno c'era un deficit molto minore che ho colmato sia con gli sponsor che personalmente, senza lamentarmi. L'attuale presidente si lamenta del bilancio, ma mi avete sentito lamentarmi quando ho preso il club con solo la moquette per terra senza un mobile, nemmeno una sedia e ovviamente con il conto vuoto?

2. Per quanto riguarda i risultati di Brice Donat, sottolineo che ha portato il club in terza divisione, l'ha portato in due anni in prima divisione, ha vinto una Coupe de , è arrivato in semifinale di Coppa dei Campioni contro il grande Belgorod e che ogni anno, fino alla mia partenza, ha qualificato la squadra per i play-off.

3. Per quanto riguarda il centro di formazione, ovviamente è stato menzionato in ufficio e nel comitato direttivo, ma è stato rinviato a causa dei costi e del fatto che alcuni club stessi lo hanno abbandonato per motivi finanziari.

4. Infine, per concludere, il citato vicepresidente di questi anni, divenuto presidente, se non era d'accordo con “una politica pericolosa per la sostenibilità del club” non ne ha mai parlato e non si è dimesso! Che coraggio…”

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