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Manchester United in ricaduta, Tottenham in crisi

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Niente sta andando bene per gli “Spurs” e il loro allenatore Ange Postecoglou, battuti per la quinta volta in sei partite di Premier League domenica contro l’Everton, scarsamente classificato.

La vittoria contro il Liverpool nell’andata della semifinale di Coppa di Lega, l’8 gennaio, è stata solo un ingannevole raggio di sole in mezzo alle nuvole che minacciano sempre più l’australiano.

In sua difesa, domenica è stato privato di una decina di giocatori (Vicario, Romero, van de Ven, Udogie, Bentancur…) tra cui Dominic Solanke (ginocchio), aggiunto questa settimana alla lista degli infortunati.

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Ma la sua difesa è crollata nuovamente contro i “Toffees” (16°, 20 punti) non noti per la loro spinta offensiva: in campionato, l’Everton aveva terminato nove delle undici partite precedenti senza segnare un gol.

Dominic Calvert-Lewin si è ripreso (13esimo, 1-0) con il suo primo gol da metà settembre, Iliman Ndiaye ha aggiunto al conteggio (30esimo, 2-0) prima di un autogol dello sfortunato Archie Gray (45esimo+7, 3 -0).

Dejan Kulusevski (77esimo, 3-1) e Richarlison (90esimo+2, 3-2) hanno ridotto il divario alla fine della partita, invano.

Nottingham vicino all’Arsenal

Il Manchester United non poteva nemmeno sognare una rimonta contro una squadra del Brighton molto superiore.

All’Old Trafford, dove è stata onorata la memoria dell’ex attaccante Denis Law (1940-2025), i difetti dei “Red Devils” erano in piena mostra, sia in difesa che a centrocampo.

Anche il portiere André Onana, fedele salvatore della sua squadra, ha commesso un incredibile errore di mano su un cross innocuo, e l’attaccante francese Georgino Rutter ne ha approfittato per chiudere i conti (76esimo, 3-1).

Dall’arrivo di Ruben Amorim a fine novembre, il Manchester United ha subito quasi due gol a partita, in tutte le competizioni.

Anche il Nottingham Forest ne ha subiti due, domenica contro il Southampton (3-2), ma questo non toglie loro la felicità.

La squadra di Nuno Espirito Santo, terza, torna al livello dell’Arsenal (2°, 44 punti), tenuto in scacco sabato dall’Aston Villa, e batte la quarta, il Newcastle (38 punti), battuto 4-1 dal Bournemouth.

Per il Southampton, invece, continua la stagione infernale. I “Saints” hanno registrato 18 sconfitte in 22 partite e, con sei punti raccolti, sono a dieci lunghezze dall’attuale Wolverhampton, primo non retrocesso, che gioca lunedì al Chelsea (5°, 37 punti).

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