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Il PS “non è più partner” della LFI, afferma Jean-Luc Mélenchon dopo la mancata censura di François Bayrou da parte dei socialisti

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Il tre volte candidato alle presidenziali ha affermato domenica che il partito di Olivier Faure è ormai un semplice “alleato (…) delle circostanze”.

Pubblicato il 19/01/2025 14:11

Aggiornato il 19/01/2025 14:23

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Jean-Luc Mélenchon a Redon (Ille-et-Vilaine), 9 dicembre 2024. (SEBASTIEN SALOM-GOMIS/AFP)

“Il Partito socialista non è più un partner” de La insoumise, ha stimato il leader della LFI, Jean-Luc Mélenchon, domenica 19 gennaio, tre giorni dopo che la maggior parte dei deputati socialisti si era rifiutata di votare la mozione di censura presentata dagli insoumise contro il governo. La festa delle rose è adesso “un alleato, e ancora, delle circostanze”ha aggiunto l’ex candidato alla presidenza, su RTL e Senato Pubblico.

Jean-Luc Mélenchon deplora l’atteggiamento dei socialisti nei confronti del Nuovo Fronte Popolare e del “combinazione marcia” delle trattative con l’esecutivo. “Dovremmo essere alleati e partner. Uno dei partner avvia colloqui a sorpresa con il governo e non siamo informati in alcun modo”ha detto. “Siamo feriti perché ci sentiamo traditi, è ovvio”ha assicurato.

“Cosa faremo adesso? Questa è una grande domanda.

Jean-Luc Mélenchon

su RTL e Senato Pubblico

La figura tutelare dei ribelli, invece, elogiava la personalità di François Bayrou, “un uomo molto intelligente” che conosce da molto tempo e che immagina si stia preparando a esserlo “candidato per le prossime elezioni presidenziali”. “Chi lo prende per un fifone incoerente sbaglia. E’ un uomo estremamente risoluto”ha detto. “E se in questo o quel momento può provare debolezza fisica, il suo modo di fare politica è quello di un guerriero. Non è un debole”.ha sostenuto il leader della LFI, 73 anni, la stessa età del Primo Ministro.

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