Gli F-35, i cosiddetti aerei da combattimento stealth di quinta generazione, sono attesi a Firenze “il prossimo autunno” – un po’ in ritardo rispetto al programma iniziale, basato sulla primavera – per sostituire gli F-16. invecchiamento dal 2028.
Cinque F-35 già consegnati, ma negli Stati Uniti
I primi cinque aerei sono già stati consegnati al Belgio dagli Stati Uniti. I primi otto esemplari rimarranno infatti basati in Arizona, presso la Luke Air Force Base, per fornire l’addestramento iniziale a 48 piloti e 120 meccanici. Il primo pilota belga a prendere il comando di un F-35, il 12 dicembre, il tenente colonnello Pierre-Yves Libert, detto SO6, ha alle spalle una carriera ventennale come pilota di F-16 di Florennes.
I droni – ma i militari preferiscono parlare di “Sistemi aerei a pilotaggio remoto” (RPAS) – del tipo MQ-9B SkyGuardian sono da parte loro auspicati per il prossimo giugno. Questi droni MALE (Medium Altitude, Long Endurance) forniranno capacità di ricognizione e persino di attacco al suolo – se la potenziale coalizione governativa dell’Arizona deciderà di armarli – senza precedenti per l’esercito belga.
Queste due nuove capacità hanno richiesto lavori infrastrutturali molto significativi, ha indicato il comandante della base.
Un’infrastruttura in gran parte modernizzata
Da ottobre il complesso dedicato agli SkyGuardians ospita i simulatori di volo, prodotti dall’azienda canadese CAE. L’appalto per la sua costruzione, secondo una formula di partenariato pubblico-privato denominata “Design, Build & Maintenance” (DBM, in francese disegnare, costruire e mantenere), è stato assegnato nel 2021 ad imprese belghe: il gruppo edile familiare Cordeel e la studio di progettazione ARCIPELAGO AR-TE, per un importo di 25,7 milioni di euro.
Procedono bene i lavori di costruzione del sito che centralizzerà tutte le attività per l’F-35, ad un costo decisamente più elevato, pari a circa 300 milioni di euro. L’accettazione provvisoria dell’edificio è stata effettuata alla fine dello scorso anno e giovedì le autorità americane hanno approvato l’installazione dei quattro “Full Mission Simulator” in questo edificio iper-sicuro, nonostante le minacce di intrusione fisica e cibernetica.
Secondo il colonnello Maniet, i lavori infrastrutturali realizzati negli ultimi anni o da affinare – a “cioccolato” per la base – tuttavia andare oltre, con la costruzione di una nuova taxiway (taxiway), lo sviluppo degli inizi delle piste alle loro estremità, l’installazione di barriere di fermata a metà binario e il rinforzo della sicurezza del perimetro della base, a circa venti chilometri in totale.
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