Molte stazioni sciistiche a bassa quota stanno attualmente lottando contro una leggera coltre di neve.Immagine: chiave di volta
Un breve weekend sulle montagne svizzere per mettere gli sci? Dovrai salire molto in alto per goderti la neve.
In quota le condizioni sembrano perfette: le temperature gelide permettono un buon innevamento artificiale, e splende spesso il sole. Ma la situazione non è ovunque così idilliaca. Nelle località situate a bassa quota la neve è rara. Una recente mappa dell’Istituto per lo studio della neve e delle valanghe (SLF) illustra chiaramente il problema.
L’attuale situazione della neve in Svizzera. Immagine: Istituto per lo studio della neve e delle valanghe
Una carta che dice molto
La carta confronta l’attuale altezza della neve nelle Alpi con la media degli ultimi 30 anni. Le aree blu indicano che c’è più neve rispetto alla media per il periodo tra il 1991 e il 2020. Le aree rosse indicano che c’è meno neve rispetto alla media, mentre le aree rosso scuro mostrano luoghi solitamente nevosi dove attualmente non c’è neve.
Purtroppo la maggior parte delle zone sono rosse o gialle, il che significa che nel complesso c’è meno neve del solito.
Speranze di nuove cadute
Le località sperano che nevicate migliorino la situazione, ma le previsioni meteo per i prossimi giorni non prevedono precipitazioni significative. Per le stazioni a bassa quota la situazione resta quindi critica. Se hai intenzione di sciare puoi verificare online quali piste sono aperte.
(ome)
Tradotto e adattato da sia
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Secondo il politologo René Knüsel Viola Amherd «ha corso dei rischi» sostenendo un maggiore avvicinamento della Svizzera alla NATO. E poi il consigliere federale forse non aveva più le energie necessarie per guidare il Dipartimento della Difesa.
Viola Amherd getta la spugna. Come spieghi questa decisione?
René Knüsel: L’UDC ne ha chiesto le dimissioni. Questa richiesta sicuramente ha contribuito alla sua decisione di lasciare il Consiglio federale. Le richieste di dimissioni fanno parte del gioco politico. Ciò detto, non vedo ragioni obiettive per cui la signora Amherd lascerà il Consiglio federale e il Dipartimento della difesa (DDPS), oggi più di ieri. È accusato di malfunzionamenti, dei droni acquistati da Israele e ancora non operativi, tra l’altro, ma di malfunzionamenti ce ne sono sempre stati nell’esercito svizzero. Tuttavia, negli anni ’60, l’affare Mirage costrinse il capo dell’allora chiamato Dipartimento militare federale, Paul Chaudet, a dimettersi.
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