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Decollo riuscito per un razzo SpaceX che trasporta sonde sulla Luna

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Obiettivo Luna. Sebbene l’uomo non vi abbia più messo piede dal 1972, il satellite naturale della Terra è ancora una volta oggetto di grande attenzione da parte dei programmi spaziali. I dispositivi di due società private, una americana e l’altra giapponese, sono volati sulla Luna mercoledì da un razzo Falcon 9 della società americana del miliardario Elon Musk, SpaceX. Una nuova illustrazione della crescente importanza assunta dal settore privato nell’esplorazione spaziale.

Il razzo è decollato con successo mercoledì all’1:11 ora locale (6:11 GMT) dal Kennedy Space Center, sulla costa orientale degli Stati Uniti. A bordo il robot spaziale Blue Ghost, sviluppato dalla società Firefly Aerospace per conto dell’Agenzia spaziale americana, la NASA, e il robot Resilience della società giapponese ispace.

Il ritorno dell’uomo sulla Luna è stato rinviato al 2027

Entrambi sperano di riprodurre l’impresa compiuta dalla società americana Intuitive Machines, che riuscì a far atterrare un veicolo spaziale sulla superficie lunare all’inizio del 2024, una prima mondiale per un’azienda privata. Fino ad allora, questa pericolosa manovra aveva avuto successo solo in una manciata di paesi, a cominciare dall’Unione Sovietica nel 1966.

La resilienza impiegherà dai quattro ai cinque mesi per raggiungere la stella. Trasporterà, tra le altre cose, un Rover, strumenti scientifici sviluppati da altre aziende e un modello di casa realizzato da un artista svedese. L’obiettivo dichiarato di ispace è quello di effettuare dimostrazioni tecnologiche di molti di questi strumenti. L’azienda aveva fallito in un precedente tentativo nel 2023, quando il suo lander si schiantò sulla superficie della stella.

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Il robot spaziale americano Blue Ghost trascorrerà circa 45 giorni in transito sulla Luna e sarà caricato con dieci strumenti scientifici della NASA. L’agenzia spaziale prevede di perforare il suolo lunare e testare tecnologie volte a migliorare la navigazione, con l’obiettivo di approfondire la conoscenza della Luna e contribuire a preparare le “future missioni umane”. Gli Stati Uniti mirano a mandare presto gli astronauti lì. Dopo molteplici rinvii, la NASA conta ora su un ritorno entro “la metà del 2027”.

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