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I fondatori di Konbini lasciano il timone dei media

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Quasi un anno dopo l’acquisizione di Konbini da parte del gruppo DC Company, i suoi fondatori, Lucie Beudet e David Creuzot, hanno annunciato martedì 14 gennaio che lasceranno andare i media, una decisione indipendente, secondo loro, dai licenziamenti recentemente denunciati dalla redazione.

“È con emozione che annunciamo, dopo diciassette anni straordinari, che lasciamo le operazioni a Konbini”pioniere dei media online popolari tra i 15 ei 35 anni, ha dichiarato il tandem di imprenditori, citato in un comunicato stampa.

Ils “continuerà a lavorare su progetti strategici con Konbini” come consulenti e stanno preparando un nuovo progetto per il secondo trimestre del 2025, esplorando le questioni relative all’uomo e alla tecnologia, si precisa.

Questo annuncio avviene in un clima sociale teso per i media, acquisiti nel febbraio 2024 dal gruppo di media digitali DC Company (Il grafico, Storiaecc.) e di cui Lucie Beudet e David Creuzot rimangono azionisti.

Venerdì lo ha denunciato la Società dei giornalisti Konbini “un vasto piano di licenziamenti che interessa un quarto della redazione”ovvero otto dipendenti, di cui sette giornalisti, uno “sanguinamento” che si aggiunge, secondo lei, a numerose partenze non sostituite dopo la vendita dei mezzi da parte della famiglia Perrodo, proprietaria della compagnia petrolifera Perenco.

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Una partenza non correlata ai licenziamenti

In una dichiarazione inviata all’Agence -Presse (AFP), Lucie Beudet e David Creuzot hanno insistito sul fatto che la loro partenza non era collegata a questi licenziamenti, citando “un approccio di trasmissione preparato da molto tempo” e di “nuove aspirazioni personali”.

Konbini attualmente impiega 120 persone, rispetto alle 175 dichiarate durante l’acquisizione, comprese una trentina di tessere stampa, ha detto all’AFP il fondatore della DC Company Geoffrey La Rocca. Il leader, però, lo contesta“un quarto della redazione” è amputato, “quasi 80 persone” (tessera stampa e non) lavorando, secondo lui, sui contenuti (esclusa la pubblicità). Gli otto post cancellati riguardano il sito Konbini, il cui traffico è alto “diminuito del 50% in due anni”spiega.

L’idea è quella di “concentrare i nostri sforzi su attività ad alta crescita”O “creazione di contenuti su piattaforme” sociale dove Konbini conta “10 milioni di visualizzazioni al giorno”contro “5 milioni di visitatori al mese” per il suo sito, sostiene il Sig. La Rocca. Redditizia, a Konbini deve più della metà dei suoi ricavi contenuto del marchio (produzione di contenuti per i brand). Tuttavia non lo è “non si tratta di fermare il sito web”assures M. La Rocca.

Il mondo con l’AFP

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