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“Famiglie come la nostra”, la prima serie shock di Thomas Vinterberg

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In “Famiglie come la nostra”, il regista premio Oscar Thomas Vinterberg immagina il suo paese minacciato dall’acqua e l’intera popolazione costretta ad andarsene. Una parabola oscura sullo stato del mondo e sullo studio clinico dei diversi membri di una famiglia. La serie è trasmessa su Canal+.

Pubblicato il 01/11/2025 12:00

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Milioni di profughi: un intero Paese, la Danimarca, evacuato. (CANALE+)

L’innalzamento del livello dell’acqua è inevitabile. La Danimarca deve essere evacuata. Milioni di abitanti devono emigrare e diventare rifugiati. Questo è il punto di partenza scioccante di questa serie Famiglie come la nostra (“Famiglie come la nostra”) trasmesso su Canal+. Seguiamo 8 membri di una famiglia: un affermato architetto e sua moglie, sua figlia e il suo fidanzato, il fratello di sua moglie, un funzionario del ministero che coglie l’occasione per vendere la sua casa prima di chiunque altro. Tutti devono ricominciare da zero e ognuno si adatta a modo suo.

Questa è la prima serie di Thomas Vinterberg, il regista premio Oscar di Drunk. Parla di caos, perdita di posti di lavoro, perdita di beni e chiusura delle frontiere in Europa. Questo inquietante melodramma risuona con l’attualità anche se il regista lo aveva immaginato 7 anni fa, prima del Covid e prima della guerra in Ucraina. Thomas Vinterberg spiega: “Nella mia narrativa, mi piace scuotere l’ordine, parlare di ciò che disturba e celebrare la solidarietà in un certo modo. Ciò che mi interessa sono sempre le relazioni tra un individuo e un gruppo. E questo è sempre più drammatico e più interessante quando il gruppo reagisce in modo caotico.”

Il realismo, e questo è ciò che colpisce nella serie, era un forte desiderio del regista: “Abbiamo fatto molte ricerche sugli Stati. Come reagisce uno Stato ai rifugiati? Come otteniamo la cittadinanza in Francia o altrove? Come gli Stati trattano i rifugiati, come li fanno viaggiare, ecc.”

Questa serie ritmata parte da una premessa di base: l’inondazione della Danimarca, un’idea inizialmente puramente inventata dal regista: “All’epoca abbiamo parlato con molti esperti e tutti ci hanno detto che questo non sarebbe mai potuto accadere. Questo è successo sette anni fa. Non so cosa direbbero oggi. .”

Famiglie come la nostrauna favola oscura, imbarazzante, affascinante, come un’analisi clinica dell’Umanità. 7 episodi da guardare (con coraggio) su Canal+.

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